Tutti conoscono Lucio Battisti e almeno una volta in vita loro si sono sorpresi a canticchiarne le canzoni, capaci di far emozionare intere generazioni. Eppure in pochi conoscono la sua vena pittorica, che egli stesso non prese mai sul serio, ma che era come uno sfogo, come un modo di staccare tra la creazione di una canzone e l’altra. Le opere, create tra 1969 ed il 1972 vengono oggi raggruppate in una mostra dal titolo “Lucio Battisti, il tratto delle emozioni”, che si terrà presso l’Auditorium Parco della Musica di Roma.
Undici tele si riferiscono ad altrettante canzoni, facendoci così scoprire la sua visione personale, per cui la giornata uggiosa di cui cantava non è grigia come si potrebbe supporre, ma di un rosa tenue, la collina di ciliegi su cui planano i "figli dell’immensità" è rossa e giocosa, mentre l’indaco ed il blu di Prussia che ci si potevano aspettare nell’Apparenza sono messi da parte in favore di sfumature di grigio che possono essere tutto o niente, proprio come l’apparenza stessa.
Non ha senso parlare di ricerca formale e di poetica, il bello di queste opere è che siano proprio di Lucio Battisti, che facciano parte integrante del suo mondo e che non si discostino dalle tematiche delle canzoni, dimostrando come tutta la sua creatività avesse un unico scopo, quello musicale. Per questo la mostra, curata da Gianni Borgna e Carla Ronga, è dedicata a tutti i fan del cantautore, che possono così aggiungere un tassello al personaggio di Battisti ed entrare ancora più a fondo nel mondo delle sue canzoni.
Dal 14 settembre al 2 ottobre 2011
Auditorium Parco della Musica
Viale Pietro de Coubertin
Roma
Da lunedì a venerdì dalle 17.00 alle 21.00
Sabato, domenica e festivi dalle 11.00 alle 21.00
Ingresso libero
Per informazioni:
www.auditorium.com