L’etichetta Ecolabel è uno strumento dell’Unione Europea che “identifica i prodotti e i servizi che hanno ridotto sensibilmente il loro impatto ambientale durante il loro ciclo di vita, dall’estrazione dei materiali alla produzione, fino all’utilizzo e allo smaltimento”. Si tratta insomma di un riconoscimento che promuove pratiche ambientaliste, e per la prima volta è stato dato ad un PC. Si tratta di Iameco (gioco di parole con I am eco ‘sono eco’) e nasce da MicroPro Computers™, azienda irlandese che ha progettato un tablet a bassissimo impatto ambientale, praticamente zero.
Ben il 98% dei suoi componenti si può riciclare, e un 20% di questi si può riutilizzare per riparare altri modelli. Si tratta di un piccolo miracolo tecnologico, dato che uno dei maggiori problemi della tecnologia sta nello smaltimento. Per quanto riguarda il consumo, il monitor di Iameco viene illuminato a LED, garantendo un alto miglioramento dell’efficienza energetica, e non ha una ventola, bensì dei dissipatori di calore per ovviare al problema del surriscaldamento. In generale è costruito con sostanze meno tossiche e il telaio è, udite udite, in legno; quest’ultimo in particolare è pensato per venire riutilizzato più e più volte, dato che tutti i componenti interni sono facilmente sostituibili. In totale Iameco produce circa il 70% in meno di CO2 rispetto ai pc attualmente in commercio.
E’ nato il computer ecologico
Iameco è il primo PC a guadagnarsi l’etichetta Ecolabel: ecco il computer meno inquinante al mondo