L’incantevole interprete portoghese Ana Moura arriverà in Italia a fine novembre per due date da non perdere: mercoledì 23 al Teatro Grande di Brescia; giovedì 24 al Teatro Colosseo di Torino. Senza dubbio è una delle più originali interpreti del fado, il genere musicale lusitano per eccellenza, una musica popolare di origine povera, col suo stile umile, nostalgico, intimo, triste, acustico. Un genere che la giovane autrice interpreta in maniera personale ed innovativa, passionale e sensuale. Il suo ultimo album, del 2009, “Leva-me aos Fados” è stato premiato alla cerimonia Globos de Ouro, (premi attribuiti annualmente in Portogallo dal 1996 dall’emittente televisiva SIC e dalla rivista Caras, che premiano varie aree, come cinema, moda, musica), e contiene delle perle, come “Caso Arrumado”, “Rumo ao Sul”, “Fado Vestido de Fado” e “Leva-me aos Fados”, che hanno entusiasmato le platee di tutto il mondo.
Anche quando le platee erano composte da importanti nomi della musica. Si dice, infatti, che una sera ad un suo concerto sia arrivato il frontman dei Rolling Stones ad ascoltarla e che lei lo abbia talmente colpito con la sua bellezza, con la sua sensualità, con la sua voce così elegante da essere stata invitata sul palco da Mick Jagger, e qui lasciamo la leggenda per entrare nella realtà, per cantare in duetto “No Expectations” nella tappa della tournée della band inglese a Lisbona nel 2007. Certissima è, inoltre, la notizia che ha voluto Ana Moura in duetto con Prince, con il quale ha voluto misurarsi con due fado: uno della tradizione, “Vou a dar a beber a dor”, e uno recentissimo, scritto per Ana da Jorge Fernando, il suo mentore, “A sos com a noite”.
La trentenne cantante lusitana è nata a Santarém da una famiglia nella quale il fado è stato fin da sempre una presenza costante. Del 2003 è il suo primo disco “Guarda-me a Vida na Mão” che ricevette gli elogi dei media, ed ebbe una grande accettazione da parte del pubblico, nazionale e straniero. Ebbe successo anche il suo secondo disco, pubblicato nel 2004, tanto che l’anno successivo fu invitata, prima fadista in assoluto, al prestigioso Town Hall, negli Stati Uniti. La nuova sacerdotessa del fado ha un carisma che non passa certamente inosservato.
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