In una puntata all’insegna del rosso, rosso come l’amore, rosso come il fazzoletto agitato dalla Littizzetto per il flash mob contro la violenza e rosso come lo sfondo della nuova scenografia dell’Ariston, Chiara ha scelto di apparire ieri sera al pubblico come una fredda entità sconosciuta proveniente dallo spazio. Forte di un leggero ma sofisticato abito dai riflessi lunari, l’artista originaria di Padova ha eseguito il brano uscito incolume dalla prima eliminazione del festival, intitolato “Il futuro che sarà”.
Corporatura, gestualità, ma soprattutto le lunghe braccia della giovane cantante, ci riportano alla Mina di battistiana memoria, spesso distaccata e timorosa del pubblico, ma in grado di far provare forti emozioni solamente grazie all’intensità della voce. Di qui l’abito dalle superfici quasi liquide pensato dalla Ferretti che nasce per una donna meno romantica del solito ma molto forte nell’animo. Una donna che aspira all’eterno che con estremo disincanto esige dal suo uomo la verità sulla nuova storia che le si prospetta davanti “Spiegami il senso dimmi la verità, profeta/Dimmi il futuro che sarà”
E allora ecco che i materiali del capo indossato si fanno leggeri grazie allo chiffon, il pizzo e l’organza stratificati che permettono alla giovane vincitrice dell’ultima edizione di X- factor di muoversi fluttuando nello spazio come un’eccentrica ballerina dalle scarpe in seta con cinturino, perfette per l’arrangiamento alla “tango nuevo” della canzone sanremese.
Attualmente fra i più scaricati in rete, “Il Futuro che Sarà” che reca la firma di Bianconi dei Baustelle, ha consentito a Chiara di superare a pieni voti il suo primo Sanremo, complice la sua bellissima voce, il testo intenso e la spiccata femminilità dell’abito. Anche se proiettata un po’ troppo velocemente sul palco della celebre kermesse la giovane cantante è riuscita a cucirsi addosso un nuovo personaggio.