Il LOOK. Iron lady del Popolo delle libertà, Mara Carfagna ostenta un gusto estetico deciso addomesticato solo dal bon ton. La scelta d’indossare capi che s’ispirano al candore della donna fine anni ’40, testimonia come l’ex Ministro per le pari opportunità, incarni un’icona contemporanea di sobria eleganza. Sono le camicie dalla stoffa lucida, i morbidi cardigan color pastello e le gonne al ginocchio ad esaltare un modello femminile essenziale, vestito solo della propria purezza. Nei suoi panni sembrerebbe rivivere una donna tradizionale ma alcune scelte la orientano verso una moderna concezione del ruolo femminile. Il bob, evoluzione del caschetto, è il segno distintivo del politico sia in Italia sia all’estero.
LO STILE. Per l’ex Ministro, la bellezza è un abito portato con disinvoltura che nulla fa presagire della tenace determinazione con la quale affronta eventuali attacchi personali. Mara Carfagna diventa Mara la furiosa quando l’establishment dimentica i diritti delle donne e si concentra solamente sull’esteriorità. E’ tuttavia la prima ad affidarsi all’apparenza per segnalare il cambio di rotta della sua carriera professionale. Da soubrette a politico. Da showgirl dallo stile eccentrico a baluardo della femminilità classica che abbandona gli abiti trasparenti in favore di tailleur e capi formali. La mise retrò tende ad evidenziare l’avvenuto completamento di un processo di redenzione personale e collettiva. In pochi outfit, peraltro, il politico rinnega gli eccessi estetici e verbali del suo passato personale e del partito d’appartenenza. Ora quasi tutti la conoscono sotto la luce della nuova allure da deputata. Quando è capace di attacchi verbali sospesi tra ironia e autocompiacimento.
