IL LOOK. Qualcuno dei suoi fedelissimi lo ha umilmente ribattezzato “Il Verbo”. Beppe Grillo preferisce invece gli aggettivi: “genio o pazzo”. Gianroberto Casaleggio è l’ombra grigia schierata dietro il successo mediatico e politico del Movimento 5 stelle. I rari interventi pubblici, lo vedono spesso vestito in maniera formale ed elegante. Camicia e giacca, la cravatta celeste perfettamente annodata. Il suo accessorio preferito è invece il comico genovese. In sua presenza il look si fa più casual e spuntano maglioni girocollo in lana, blu o grigi. In queste occasioni, Casaleggio abbandona i panni dell’uomo d’affari e titolare della società informatica Casaleggio Associati, per trasformarsi nella persona comune, nella rockstar venuta dal basso e verso il basso sempre ammiccante. Completano la trasformazione, una sciarpa annodata al collo o un giaccone sportivo scuro. Quest’ultimo scelto anche per comparire sul palco di San Giovanni.
LO STILE. Da attento osservatore e manipolatore della comunicazione globale, Gianroberto Casaleggio non può non conoscere l’importanza dell’apparenza. Anche se il guru preferisce il esprimersi attraverso il linguaggio delle parole chiave, amplificate dal megafono Grillo, rispetto a frequenti apparizioni in tv e a una cura esagerata dello stile. Eppure qualcosa trapela e forse proprio la scelta di concedersi poco e secondo un outfit “banale” servono ad avvolgere la sua figura di mistero e di conseguente curiosità. Un dettaglio inconfondibile rivela l’estrosa personalità, il guizzo del genio o dell’esperto. La capigliatura riccia, lunga e grigia, lasciata libera di ricadere sulle spalle. I capelli sono un tutt’uno con gli occhiali tondi portati con dignità da intellettuale e da “diverso”. L’espressione seria, il volto squadrato. L’imprenditore lombardo è un mistero per molti, un vero successo per alcuni, un enigma ancora avvolto nella nebbia, per tutti.