Ridurre i consumi domestici non è una scelta che richiede cambiamenti radicali, ma tante piccole oculatezze che, giorno dopo giorno, vanno a sommarsi trasformando piccoli gesti in grandi azioni. Anche in cucina: ci sono diversi modi di risparmiare energia e impattare meno sull’ecosistema quando si preparano i pasti.
In primis naturalmente bisognerebbe scegliere alimenti a chilometro zero e biologici. E’ importante indirizzarsi su prodotti con meno imballaggio possibile, e imparare a non sprecare (riutilizzando parti di scarto delle verdure per il brodo, baccelli dei legumi per salse, pane vecchio come base per sformati e via dicendo). Ma dal punto di vista prettamente dei consumi, cosa si può fare? Innanzitutto prediligere cotture a gas anziché piastre a induzione elettriche, e facendo sempre attenzione che i bruciatori siano puliti: ogni ostruzione che riduce la fiamma significa minor rendimento del fornello.
E’ utile togliere gli alimenti dal frigorifero con un certo anticipo, perché diventando temperatura ambiente cuoceranno più velocemente, soprattutto se parliamo di surgelati. A tal proposito, per riscaldare o scongelare anziché accendere un’altra fiamma o peggio ricorrere al microonde, sfruttate il calore delle pentole già sul fuoco, posizionando gli alimenti sul coperchio (ovviamente con un contenitore adatto). In alternativa, usate l’acqua della pasta per una veloce riscaldata al sugo con la tecnica del bagnomaria, avendo la premura di pulire bene il contenitore.
Versate in anticipo l’acqua della pasta nella pentola, e lasciate che cominci a riscaldarsi al sole d’estate oppure mettendola accanto ad un calorifero in inverno, in modo da usare meno gas per arrivare all’ebollizione. Utilizzate il più possibile i coperchi per velocizzare il raggiungimento di alte temperature, e per cotture molto lunghe (come quando si preparano legumi secchi) scegliete la pentola a pressione. Per quanto riguarda i cereali, sfruttate l’ammollo come pre-cottura: stare a bagno nell’acqua fredda li ammorbidirà e renderà la preparazione più rapida. Anche la cottura al vapore è utile in un’ottica di risparmio energetico, perché grazie ai cestelli potete cuocere più alimenti contemporaneamente.
Riutilizzate l’acqua di cottura quando possibile: quella delle verdure si può usare per un altro ortaggio, oppure per brodi, o, una volta fredda, per annaffiare le piante (se è senza sale). L’acqua di cottura del riso (sempre senza sale) è ricca di amido che ammorbidisce la pelle: se d’inverno fate il bagno nella vasca, aggiungetela, oppure usatela per un pediluvio rigenerante. Infine, non utilizzate l’acqua corrente per lavare frutta e verdura, meglio sciacquarle in una ciotola capiente con un pizzico di bicarbonato.