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Poveglia, tra leggende e maledizioni

L’isolotto della laguna sembra essere patria di fantasmi e misteri, dal reparto psichiatrico al lazzaretto

Poveglia
Wikimedia Commons

L’isola di Poveglia si trova a sud della costa di Venezia,  lungo il canal Orfano, in quel tratto di laguna compreso fra la serenissima ed il porto di Malamocco. Ad oggi è un isola disabitata, non aperta al turismo ed abbandonata a se stessa. Ma non è sempre stato così: storicamente questo piccolo lembo di terra, ora immerso nell’oblio, ha vissuto giorni di gloria a partire dal lontano 800.

Probabilmente il nome di quest’atollo abbandonato al suo destino non susciterà nulla alla mente dei più, ma tutti i veneziani lo conoscono bene e ne rimangono anche a debita distanza. I primi cenni storici riguardanti l’isola risalgono al periodo dell’occupazione longobarda: era infatti uno dei centri di insediamento delle popolazioni in fuga dai barbari.

L’isola veneta rimase un centro florido fino al 1379, quando le famiglie illustri che vi si erano stanziate furono costrette a lasciare Poveglia in seguito alla Guerra di Chioggia, per lasciare il posto agli insediamenti militari atti a difendere la Serenissima. La storia dell’isola però inizia a farsi interessante verso la fine del ‘700, quando fu adibita a lazzaretto, poi a stazione di quarantena marittima ed infine, secondo alcuni documenti del 1922, ad ospedale psichiatrico. C’è chi nega che questo ospedale sia mai esistito o chi sostiene che l’edificio eretto fungesse da casa di cura per anziani, ma le rovine del luogo, sulle pareti riportano la seguente scritta: Reparto Psichiatrico.

L’atollo lagunare è conosciuto anche come “l’isola maledetta”, gli stessi pazienti dell’ospedale psichiatrico sostenevano di sentire le voci dei morti di peste, ma essendo testimonianze fornite da persone ritenute instabili non furono mai prese in considerazione. Qualcosa cambiò il giorno in cui il direttore dell’ospedale, noto per i suoi metodi poco ortodossi e per il suo incredibile interesse nei confronti della lobotomia, cominciò a sentire le medesime lamentele. La leggenda narra che l’uomo fu indotto dagli spiriti a salire sulla torre campanaria e a gettarsi nel vuoto. L’unica testimone del fatto fu un’infermiera, e secondo il suo racconto il direttore non morì a causa dell’impatto col suolo ma la causa della morte su il soffocamento. Nel 1946 l’isola venne abbandonata definitivamente.

Poveglia è stata messa in vendita dallo Stato italiano, ma proprio nel 2014 è sorta un’associazione, nota come “Poveglia per tutti”, che si propone di riportare l’isola agli antichi splendori recuperandola come ambita meta turistica.

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