Ai dolci è difficile rinunciare, figuriamoci poi durante le feste: in quelle occasioni infatti sembra anche di venir meno alla tradizione se non si mangia almeno una fetta di pastiera. Questo ottimo dessert però non vanta tra le sue qualità la leggerezza, e a fine pasto può risultare veramente la botta finale che ci stordisce e ci blocca sulla sedia.
Noi vi proponiamo un’alternativa light, che oltretutto vi permetterà di superare la Pasqua senza ingrassare (ovviamente dovrete comunque fare attenzione a non esagerare con le porzioni!) e che sostituisce il grano con il farro. Questa la ricetta per la pasta frolla: mescolate 500 gr di farina 00 con 150 gr di zucchero di canna, aggiungete poi un cucchiaio di amido di mais, due cucchiai di lievito per dolci, un pizzico di sale, una spolverata di cannella e, volendo, il contenuto di una bustina di tè. Mescolate per bene, poi versate nella ciotola anche 120 gr di olio di semi e impastate con le mani. A questo punto versate sulla pasta anche un mezzo bicchiere di latte di soia, e mescolando fate in modo di ottenere un composto omogeneo. Lavorate la pasta su un piano infarinato, formate un panetto e lasciatelo riposare per mezz’ora almeno.
Nel frattempo, pensate al ripieno: lessate 100 gr di spezzato di farro secco, per circa un quarto d’ora o poco più, scolatelo e dopo averlo lasciato intipiedire unitelo a 350 gr di ricotta, due cucchiai di miele, 100 gr di zucchero di canna, due uova, 100 gr di canditi d’arancia. Mescolate bene il tutto, aggiungete sale e cannella quanto basta, e acqua di fiori d’arancio, assaggiando per capire quanto volete che il composto sia profumato. Riprendete il panetto di pasta frolla, stendetelo e poi ricoprite una tortiera di 20 cm di diametro (lasciando da parte un po’ di pasta per fare le classiche striscioline), facendo bordi alti, poi versate il ripieno e poi disponete le strisce di pasta. Chiudete i bordi e infornate la torta a 175° per tre quarti d’ora minimo. Una volta sfornata, lasciate raffreddare la torta e poi conservatela in frigo per un paio d’ore.