Qui la recensione de Il grande Gatsby
Glamour, esagerazione, ebrezza, decadenza e tristezza. Si apre all’insegna di questi sentimenti Cannes 66, con una proiezione de Il grande Gatsby accolta tiepidamente dalla stampa internazionale. Nessun applauso e nessun fischio davanti ai titoli di coda.
“Credo di aver fatto questo lavoro nella maniera migliore possibile – afferma Baz Luhrmann nel corso della prima conferenza stampa del Festival – Abbiamo capito come arrivare all’interno del monologo di Nick Carraway e in quel momento e’ iniziato il nostro viaggio all’insegna dell’unico dio: il testo di Scott Fitzgerald”.
Diciassette anni fa Leonardo DiCaprio era ancora il ragazzino ribelle dell’era pre-Titanic, quando conobbe Baz Luhrmann per interpretare quello che l’attore definisce “una specie di workshop su ‘Romeo e Giulietta’”, adesso al fianco del suo regista parla con grande emozione: “E’ un uomo che ti incoraggia a sognare in grande. Impossibile non essere ispirati da lui e da come non ha paura di scegliere sempre progetti rischiosi”. DiCaprio, qui nel ruolo piu’ “pesante” della sua carriera in termini iconici – senza dubbio sara’ per sempre il primo Gatsby del nuovo millennio – racconta di come il libro di Fitzgerald abbia avuto per lui un nuovo significato mentre vedeva il suo regista dissezionarlo costantemente: “D’un tratto non era piu’ la storia d’amore che avevo letto da ragazzo, Gatsby era diventato una tragedia. La storia di un uomo che voleva essere il nuovo Rockfeller. Un uomo con il sogno di diventare un vero americano, ma che resta intrappolato in un miraggio”.
Al fianco di DiCaprio c’e’ Tobey Maguire, suo amico di vecchia data: “La nostra amicizia ci ha sicuramente aiutati a entrare in profondita’ nel rapporto tra Gatsby e Carraway – afferma l’ex Spider-Man – Abbiamo lavorato tanto insieme anche fuori dal set: ricordo che una volta, alle tre del mattino, ci siamo ritrovati a discutere in maniera accesa di come interpretare una scena di dialogo”.
Luhrmann racconta come il suo viaggio creativo si sia appena concluso nel migliore dei modi: e’ successo una manciata di giorni fa nel corso dell’anteprima newyorchese del film. “E’ venuta una donna da me, dicendomi che era arrivata dal Vermont per vedere il mio film. E mi ha ringraziato per il lavoro svolto sull’opera di suo nonno:‘Sono certa che Scott Fitzgerald sarebbe fiero di lei’”.
Il grande Gatsby, in uscita il 16 maggio, e’ distribuito dalla Warner Bros.
Per saperne di più:
La New York dei ruggenti Anni Venti