C’è chi ama gli animali ma non si accontenta di accarezzare gli amici a quattro zampe di sempre: l’occhio vuole di più, ha sete di conoscenza, ha voglia di vedere personalmente quanto di splendido ammirato in tv e riviste in quelle terre lontane, popolate da bellissimi esemplari, giraffe, zebre, ghepardi, leoni etc.
Foto Ambiente a rischio. 100 animali da vedere
Volare nel loro habitat naturale non è sempre così semplice e alla portata di tutti, c’è chi si accontenta di fare rotta negli zoo o nei bioparchi come vogliono essere chiamati, dove si vedono in un medesimo ambiente specie provenienti da ogni angolo del mondo, dagli orsi alle foche, dai pappagalli agli elefanti che vivono, lontano dal proprio habitat natural. La vita dietro a delle sbarre porta a chiedersi quale benessere possa essere offerto a quelle creature i cui sguardi nostalgici dicono più di mille parole, raccontano una libertà ormai dimenticata o forse mai conosciuta.
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Qualcosa di diverso sembra essere il programma: chi si è trovato a passare in Danimarca, a circa 20 minuti da Billund, conoscerà lo zoo di Givskud, famoso anche con il nome di “Løveparken”, ovvero il parco dei leoni, aperto dal 1969. Al suo interno sono ospitati circa 700 animali di 60 specie diverse, bellezze che tutti possono conoscere e fotografare da vicino, comodamente seduti in auto o sui pulmini del parco che fanno la spola tra le gabbie.
Vedere gli animali chiusi in cattività non fà la gioia di tutti: qualcosa potrebbe cambiare in futuro e, là dove si ergono barriere artificiali, come per magia compariranno corsi d’acqua o quanto altro di naturale in perfetta simbiosi con il paesaggio circostante. Qui gli animali vivranno liberi: queste e molte altre sono le idee alla base del rivoluzionario progetto firmato dallo studio di architettura danese Bjarke Ingels Group (BIG), pronto a dare vita a Zootopia con l’obiettivo di rendere “l’ambiente migliore e più libero per la vita degli animali e le migliori relazioni tra loro e i visitatori”.
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Trattandosi di un ambizioso progetto, i tempi per metterlo in pratica ovviamente sono lunghi ma, per vedere i primi risultati, basterà attendere il 2019, anno del cinquantesimo anniversario del parco, data in cui è prevista la conclusione dei lavori della prima fase.
Il nuovo zoo sarà un vero e proprio open space che assumerà l’aspetto di una grande piazza circolare e sarà suddiviso in tre macro aree: Africa, America e Asia collegate tra loro tramite tre sentieri percorribili a piedi, in bicicletta, in auto o persino in barca. La novità è che ora gli esseri umani possono ammirare da vicino i protagonisti di casa ma senza infastidirli o spaventarli: infatti gli spazi dedicati ai visitatori saranno delle costruzioni perfettamente mimetizzate nell’ambiente, una sorta di “bolle” riflettenti che permetteranno di risultare invisibili agli animali.