Lo avete visto sedurre la telecamere nel video diventato virale in cui pubblicizza un'automobile, ora vi raccontiamo la sua storia. Stav Straschko è nato in Ucraina e cresciuto in Israele e rappresenta un caso molto particolare di modello uomo che lavora nella moda femminile.
In un'intervista a Elle spiega "Molti nel mondo del fashion pensano che io sia una donna, poi sentono la mia voce. A me in realtà non interessa -continua Stav- a volte io stesso mi riferisco a me come una "lei", ma lo trovo poco importante. Potete chiamarmi come volete".
Certo è che il suo è un caso molto particolare, che pone l'accento su come i canoni della moda stiano -anche se lentamente- cambiando. Un modello che trascende le normali etichette di genere è, pur con tutte le sue criticità, una ventata di freschezza in un mondo che è sempre rimasto molto chiuso. Ma Stav non è l'unico caso di modello "inusuale" che stiamo vedendo su passerelle e pubblicità di grandi e piccoli marchi. Eccovene altri, ugualmente interessanti.
Il primo modello uomo a sfilare tra le donne è stato Andrea Pejic, che oggi è una vera star della moda.
Andrea Pejic è nata in Bosnia nel 1991. Nel 2014 si è sottoposta a un intervento di riassegnazione sessuale, ma fino ad allora ha sfilato come uomo transgender.
Casey Legler rappresenta il caso opposto: donna all'anagrafe, lavora come modello maschile.
Diventata famosa dopo aver gareggiato alle Olimpiadi Estive del 1996 nella squadra femminile di nuoto francese. E' diventata la prima donna ad avere un contratto con un'agenzia maschile (la Ford Model).
Affetta da distrofia muscolare dall'età di 12 anni, Jillian Mercado è stata tra i volti della campagna Diesel Reboot per la Primavera7Estate 2014.
Giornalista di moda e blogger, Jillian è stata lanciata dal direttore creativo Nicola Formichetti come modella, e da allora non le mancano le occasioni per mostrarci la sua bellezza, ben oltre la sua disabilità.
E' già un paio di anni che Moffy si è fatta strada sulle copertine dei giornali più famosi, con i suoi tratti da Angelina Jolie e il suo accentuato strabismo.
Sotto la taglia 38 ci sono le modelle da passerella, sopra la 46 ci sono le "curvy". E in mezzo? Tutto un esercito di donne bellissime che non si rivedono in nessuno dei due casi. A portare la bellezza della 42 sulle copertine ci ha pensato Myla Dalbesio.
Dopo aver lottoto con la sua forma fisica ed essersi sottoposta a diete distruttive per diversi anni, Myla ha segnato un pezzo di storia della moda approdando sui cartelloni di Calvin Klein con la sua taglia 42, che è tra l'altro la più frequente tra le donne di tutto il mondo.
Il giovane Shaun Ross è il modello afroamericano che ha saputo portare la bellezza albina sulle copertine di GQ.
Ben noto è il caso di Winnie Harlow, la modella affetta da vitiligine che è volto della campagna Desigual e di molti altri brand.