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Taschino revolution, come cambia la moda maschile

Un giovane sarto partenopeo cambia i connotati alla celebre tasca e innova la spina dorsale di un metodo produttivo ancora capace di stupire

Tasca da uomo
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Se il diavolo è nei dettagli, allora il segreto sartoriale che coniuga talento e cura del capo, è decisamente contenuto nel taschino. Sbaglia quindi chi immagina la tradizione sartoriale come un’eccellenza che si ripete costantemente perché nulla cambi.

Infatti, specialmente all’interno della scuola napoletana, esistono realtà che a partire dalla rielaborazione di un dettaglio, innovano anche il più classico degli abiti eleganti. É questo il caso di Pino Peluso, un giovane e affermato sarto titolare dell’omonima sartoria nel cuore del capoluogo campano, che ha pensato bene di rivoluzionare per la prossima Primavera Estate 2015, la classica forma del taschino. 

 
Cambia infatti la forma di quest’ultimo, senza che a risentirne sia la linea altera dell’abito. Invero il “taschino a barchetta” perde la fisionomia a prua leggermente rialzata per diventare piatto sotto e con le due estremità tendenti verso l’alto, come se fossero la prua e la poppa di una barchetta di carta in piena navigazione. 
 
“Il taschino che propongo è disegnato pensando proprio alla classica barchetta di carta dei bambini – spiega Peluso Questo taglio rende più chic una giacca sportiva e, rispetto al classico taschino, trasmette un’idea di eleganza, leggerezza con una punta di estrosità”. E allora la moda si svecchia senza rinunciare al pregio della lavorazione e dei tessuti, dimostrando ancora una volta che il talento è forse sinonimo di capacità di cambiare continuamente opinione.
 

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