Per alcuni è il cantautore di una generazione, per altri il poeta capace di incarnare tematiche politiche e sociali a una leggerezza della voce e della melodia. Per tutti invece, Bob Dylan, nato Robert Zimmermann il 24 maggio del 1941 presso lo Stato americano del Minnesota, è il menestrello rock, il cantastorie venuto dalla strada, che decise di cambiare il proprio nome in omaggio al poeta Dylan Thomas. Ma soprattutto Bob Dylan è uno sperimentatore di suoni, un cacciatore di emozioni, che partito da una piccola città mineraria, è arrivato a cambiare il mondo parlando a un vastissimo numero di persone.
Sono infatti i primi anni ’60, quando Dylan trova il proprio impiego in un locale di striptease dove però le proprie finestre musicali non trovano un adeguato apprezzamento nel pubblico. Nell’autunno del ’60 si realizza però un’occasione. Woody Guthrie, il guru musicale del giovane Bob, si ammala e il cantante lo va trovare in un ospedale del New Jersey. Sarà lo sbocciare di questa intensa amicizia a consigliare al giovane artisti di esibirsi nei locali di Manhattan.