E’ un noir che si intreccia con la saga familiare il romanzo che ha vinto il Premio Strega 2015, consegnato ieri sera, 2 luglio, dopo la mezzanotte, presso il Ninfeo di Villa Giulia, a Roma, come da tradizione. Nicola Lagoia è l’autore de ‘La ferocia’, pubblicato da Eimaudi, che con 145 voti ha sbaragliato gli altri finalisti.
Il Presidente di seggio Francesco Piccolo, vincitore del Premio Strega 2014, e Tullio De Mauro, presidente della Fondazione Bellonci, hanno proclamato vincitore della sessantanovesima edizione del premio lo scrittore barese, che ha superato ‘La sposa’ (Bompiani) di Mauro Covacich, e soprattutto ‘Storia della bambina perduta’ (e/o) di Elena Ferrante, che aveva fatto parlare molto di sé durante la candidatura – la scrittrice-fantasma, di cui nessuno conosce la reale identità, era stata caldeggiata da diversi nomi della cultura, Roberto Saviano in primis, e da diversi membri della direzione del premio. La ‘vincitrice quasi-annunciata’ avvolta dall’alone di mistero sulla sua identità non ha superato il voti dello scrittore pugliese, che l’ha più che doppiata, anche se continua ad essere lei (o lui?) la più commentata dell’edizione.
Tornando a Nicola Lagioia, lo scrittore quarantaduenne è già stato definito un ‘David Lynch nostrano’, che, tra atmosfere noir e mistero denuncia la corruzione del nostro paese e il malaffare che pervade le piccole e grandi realtà locali. Ringraziando la moglie Chiara appena salito sul palco, Lagioia ha vinto i 5.000 euro di premio, e la classica bottiglia formato magnum di Liquore Strega. Al quarto posto si è posizionato Fabio Genovesi con ‘Chi manda le onde‘ (Mondadori) e al quinto Marco Santagata con ‘Come donna innamorata‘ (Guanda). Nel corso della serata è stato premiato anche il vincitore della seconda edizione del Premio Strega Giovani, Fabio Genovesi.