Era il 1995 quando Pierre Omidyar decise di testare una piattaforma online per le aste. Mise in vendita una luce laser malfunzionante da 30 dollari, che gli serviva per conferenze e presentazioni al lavoro, ma non si rivelò mai utile se non per far giocare il suo gatto. All’inizio l’asta non ebbe alcun successo, ma dopo una settimana il boom: improvviso, inaspettato, arrivò un potenziale acquirente a proporre 1 dollaro per il laser, un altro gli rispose, e via via Omidyar vendette l’oggetto a qualcuno che se lo aggiudicò per 14.83 dollari. Questa è l’origine di ciò che, nel giro di pochi anni, diventerà un punto di riferimento gigantesco nel mondo delle compravendite online, un colosso del web utilizzato ovunque nel mondo: eBay, azienda che oggi è, secondo Forbes, tra le 50 imprese più importanti al mondo, mentre il suo fondatore, sempre secondo la rivista, è uno degli uomini più abbienti del pianeta. Un po’ di numeri per comprendere il fenomeno? 157 milioni di acquirenti, circa 25 milioni di venditori, 800 milioni di aste, 36.500 dipendenti, un’impresa valutata sul mercato (dato sempre di Forbes) 68.9 miliardi di dollari, presente in 180 Paesi.
In 20 anni eBay è diventata il marketplace per eccellenza del web, cambiando per sempre il modo di fare acquisti, pietra miliare dello shopping online, e contenitore di qualsiasi tipo di asta, letteralmente. Solo nel 1997, eBay ha venduto peluche per un valore di 500 milioni di dollari, vende un iPad ogni 15 secondi, un paio di scarpe ogni 2 secondi. Le aste abbracciano qualsiasi settore commerciale (e non), dagli yacht ai Pokemon, e in questo ventennio non sono certo mancate quelle bizzarre.
Comprereste mai un french toast mezzo addentato da Justin Timberlake? Qualcuno lo ha fatto, e lo ha pagato ben 1.025 dollari. Ma c’è anche chi si è aggiudicato una fetta di pane tostata con la faccia della Madonna impressa sulla bruciatura, per 28 dollari. E ancora, sono stati venduti (e pagati fior fiore di quattrini) un corn flake con la forma dell’Illinois, un barbecue grande come un autobus, un ‘weekend di divertimento’ – nel senso che chi lo acquistò su aggiudicò un fine settimana con qualcuno che lo fece ridere e divertirsi, lo spazio sulla fronte di un uomo (per scopi pubblicitari), il senso della vita (ebbene sì, qualcuno lo ha scoperto e venduto per meno di 4 dollari!) e, perché no, un’armatura per porcellini d’india, con tanto di elmetto, ‘sempre pronti e protetti‘.