L’ippocastano o castagno d’India è un albero molto comune che spesso si trova ai margini delle strade, e si riconosce per l’alto fusto, le ampie foglie palmate e i frutti, degli involucri spinosi di colore verde che contengono i semi o castagne, ma non si tratta delle castagne commestibili. Al contrario, questi semi sono tossici per l’organismo, ma le droghe estratte da essi trovano ampio utilizzo in campo erboristico, così come le radici e le foglie, ampiamente utilizzate per le proprietà officinali.
Gli estratti di ippocastano hanno un risvolto benefico sulle gambe, perché esercitano un’importante azione nel aumentare l’impermeabilità capillare, l’elasticità e la resistenza. L’effetto protettivo per i capillari migliora la microcircolazione, con risultati ottimi nel ridurre il gonfiore, nel limitare la cellulite. Inoltre, migliora il drenaggio linfatico, aumenta la pressione venosa, e quindi limita i segni visibili come varici, edemi, ma anche dolori e senso di affaticamento agli arti inferiori. Sono inoltre note le proprietà antinfiammatorie e decongestionanti. Sempre grazie alla loro azione sulla microcircolazione periferica, l’ippocastano si rivela un grande alleato contro le emorroidi, nel favorire l’assorbimento di lividi ed ematomi, nel ridurre i gonfiori.
I principi attivi dell’ippocastano si basano soprattutto sulla presenza di saponine, ma anche flavonoidi e tannini. Le saponine potrebbero alterare l’effetto di alcuni medicinali, se si è sotto cure farmacologiche occorre chiedere consiglio al proprio medico prima di cominciare ad utilizzare l’ippocastano. A seconda delle ragioni che ci inducono ad utilizzarlo, l’estratto di ippocastano si assume per via orale (tisane, infusi, pillole con estratti naturali) oppure per uso topico, che il vostro erborista saprà consigliare.