Cosa è stato appreso da questo studio? In primo luogo, l’alternanza del dialogo tra interlocutori ha di fatto promosso l’empatia: chi si è alternato a chiedere e a rispondere alle domande piaceva di più dei partner che coprivano un solo ruolo, o la cui differenza fosse particolarmente marcata. Ma aumentava anche il senso di interesse nei confronti dell’altro e il piacere scaturito da questa conversazione. In parole povere, la conversazione è un gioco tra due giocatori, e entrambi devono essere impegnati e sensibilizzati nella stessa maniera, con (quasi) gli stessi tempi. Niente monologhi, quindi, ma neanche silenzi. Cercate un bilanciamento tra quello che dite voi e quello che dice l’altro: se entrambi i protagonisti si impegnano in questo oculato gioco di parti, l’appuntamento avrà maggiori probabilità di successo.
Basta monologhi: i segreti di una conversazione sana
Gli psicologi scoprono quali sono le dinamiche di una corretta conversazione tra partner, e quali le sbagliate…
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Un appuntamento importante, che si aspettava da tanto, con una persona che ci piace davvero, che sia uomo o donna. Un bacio per la guancia per salutare, un sorriso, per poi sedersi da qualche parte e conoscersi. E parlare. Per dare il via al momento che generalmente crea più problemi: il dialogo. E’ per questo che uno studio ha cercato di capire dinamiche e soluzioni per non rovinare nulla. In realtà queste regole vanno benissimo anche per le coppie di non nuova data, e sarebbe bene tenerle sempre in mente, perché un confronto sbagliato provoca attriti e crisi.
Durante una recente ricerca alcuni psicologi hanno invitato alcune persone che non si conoscevano per impegnarsi in brevi interazioni via webcam, strumento che permette di annullare tutte le altre interazioni esterne, quali postura, profumi, luoghi ecc. Si è cercato poi di capire come le persone interagivano: se rispondendo alle domande reciprocamente, con un botta e risposta alternato, o con ruoli ben definiti, ascoltatore e oratore. Nel primo era visibile immediatamente un certo equilibrio alla divulgazione. Dopo ogni interazione, è stato chiesto ai partecipanti quanto avessero apprezzato i loro “partner di chat”, come fossero state le interazioni, quanto hanno creduto di essere piaciuti, quanto si sono divertiti e via dicendo.