Un vicino di ombrellone, un viaggiatore sull’aereo, una persona nuova: l’estate e gli spostamenti fanno aumentare i contatti ed è il momento dello small talk, ovvero l’arte di parlare con leggerezza con gli sconosciuti. Dovrebbe risultare naturale, quasi facile, eppure non si tratta di un processo scontato; può generare nervosismo e paura di non piacere a tutti. Ma c’è una buona notizia: a conversare si impara.
Molte amicizie solide sono nate da una frase tipo: ‘Fa caldo oggi eh?’. Come imparare a muovere i primi passi in questo campo? Quali argomenti toccare e quali no? Manuali e libri svelano le basi della conversazione leggera. Anche la sana letteratura da viaggio come quella descritta qui aiuta: parlare di letture può essere un ideale punto di sviluppo della chiacchierata. Ecco cosa c’è da sapere.
Cos’è lo small talk e come praticarlo
Viviamo in un mondo globale. Conosciamo molte più persone rispetto al passato e spesso ci muoviamo lontani dai punti di riferimento affettivi e professionali. Questo vuol dire muoversi su territori sconosciuti, ma anche avere l’opportunità di conoscere persone e realtà nuove. Lo small talk è esattamente questo: entrare in contatto in maniera lieve con una conversazione occasionale. I primi a inventarlo sono stati gli inglesi; celebre la loro capacità di parlare di piccole cose per esempio commentando il tempo. Da dove iniziare? Il segreto è partire dall’ottimismo. Considerare la chiacchiera non come una forzatura ma come una chance. Quindi sì a mostrare interesse sincero nei confronti dello sconosciuto di turno. Questo significa prima di tutto mantenere il contatto visivo evitando di sfuggire allo sguardo, ascoltare in silenzio magari annuendo senza interrompere e adottare un atteggiamento del corpo aperto (no a braccia incrociate per esempio).
Small talk: gli argomenti da scegliere
Quali argomenti toccare? Sì a tutto ciò che è di interesse ma allo stesso tempo non troppo intimo. Hobby, passioni, vestiario, meteo, sono ottimi argomenti per cominciare a confrontarsi. Utilissime in questo senso sono le domande aperte. Lasciano spazio all’altro per esprimersi come meglio crede senza forzature e sono un modo per far fluire la conversazione senza intoppi. Tra gli argomenti proibiti c’è la politica che può essere divisiva, la condizione sentimentale, le informazioni troppo personali come il tipo di lavoro (magari si può chiedere in un secondo momento). Evitare questi argomenti metterà il destinatario in una condizione di vantaggio e rilassatezza.
Lo small talk da Paese a Paese
L’app per imparare le lingue Babbel ha stilato una guida degli argomenti più sicuri per parlare ‘leggero’ divisi per paese. Un esempio? In Italia il primato è del cibo, delle ricette e della famiglia. In Germania l’ok è per tempo e costo degli affitti. In Inghilterra il meteo è sempre un argomento sicuro. In Francia invece parlare della cucina nazionale vi darà molte soddisfazioni. Insomma un po’ di studio e pianificazione degli argomenti può rivelarsi strategico prima di un viaggio e inserire in valigia un buon manuale di small talk – oltre a un dizionario per viaggiare – non è poi questo grande sforzo. Vedrete che sarà utilissimo.