La gravidanza è un momento di grazia e di esaltazione della femminilità. Ma per le donne che vivono con animali in casa o a contatto con persone che li ospitano, spesso viene fuori il fantasma di una malattia che fino a quel momento molte ignoravano: la toxoplasmosi. Di che si tratta? Lo spiega la dottoressa Nicoletta Mascaro: “La toxoplasmosi è una malattia sostenuta da un parassita obbligato: il toxoplasma gondii, protozoo caratterizzato da un ciclo biologico di due fasi. La prima fase, sessuata, avviene nei felini poiché ospiti definitivi. L’altra avviene nei mammiferi, come gli uomini, che rappresentano gli ospiti intermedi. Essere ospiti definitivi significa che il parassita compie in questi animali l’intero ciclo biologico e, pertanto, i felini eliminano con le feci le uova del parassita andando così ad infettare altri animali, uomo compreso. Ecco perché è una malattia definita zoonosi, appunto in quanto gli animali possono infettare l’uomo. Malgrado ciò è stato ampiamente dimostrato che la maggiore trasmissione è legata all’ingestione di cibo o acqua contaminate, piuttosto che al gatto in sé”.
In gravidanza è consigliabile convivere con i gatti?
“È necessario evitare preoccupazioni infondate – spiega la dottoressa – e vivere in tutta tranquillità e sicurezza la gravidanza e la convivenza con questi meravigliosi animali. Il gatto può infestarsi mangiando carne cruda infetta di piccole prede, come topi e uccelli. Quindi nel suo organismo, il protozoo moltiplica senza dare alcun sintomo al gatto, il quale elimina così le oocisti attraverso le feci, che sono molto resistenti in ambiente esterno. Dopo qualche mese i gatti in buone condizioni di salute sviluppano una immunità che non permette nuove infezioni”. In generale la trasmissione all’uomo avviene essenzialmente attraverso l’ingestione di carne poco cotta o contaminata, o attraverso vegetali e frutta contaminati da feci di gatto. Pertanto, generalmente è sufficiente rispettare le tradizionali norme igieniche per evitare di contrarre la malattia.
In gravidanza è quindi consigliabile consumare carni inscatolate, salumi cotti (come il prosciutto cotto, la mortadella) e quelli stagionati DOP o IGP solo se il periodo di stagionatura è oltre 30 giorni. Ancora, il toxoplasma si inattiva a 67 gradi centigradi per almeno 4 minuti. Anche il congelamento casalingo, per almeno 2-3 giorni , è sufficiente a garantire la sicurezza del prodotto. Invece, il sale da cucina aggiunto alle carni poco prima del consumo non ha alcun effetto sul parassita.
“Se la malattia viene contratta da un adulto sano – spiega ancora la dottoressa Mascaro – in genere, origina formazione di anticorpi che lo proteggono per tutta la vita. Questo è importante per le donne, che se infettate prima di un’eventuale gravidanza avranno un corredo anticorpale che proteggerà il feto durante la gestazione. Viceversa se sieronegative, le donne devono prestare attenzione a non contrarla durante la gravidanza.”
Quali misure adottare in caso di presenza di un gatto in casa?
“Se si possiede un gatto – consigli la dottoressa – le norme da seguire per evitare l’infezione sono semplici: tenere il gatto in casa evitando che possa cibarsi di topi e uccelli e possa dunque infettarsi qualora non lo fosse; nutrire il nostro gatto con mangimi commerciali; far pulire la lettiera da altri. Se ciò non fosse possibile, ricordiamoci di usare sempre guanti . La lettiera va pulita ogni giorno in modo che le oocisti non abbiano il tempo di maturare. Ricordiamoci ancora di pulire spesso e con acqua bollente cucce e lettiere”. Pochi semplici ma fondamentali regole per vivere in tranquillità la gravidanza e, in generale, per gestire in sicurezza la convivenza con gli animali domestici.
È ampia la scelta di prodotti in commercio adatti all’alimentazione dei gatti. Gli alimenti in busta o scatola, secchi o umidi, contengono ingredienti che aiutano il gatto a mantenersi sano, avere un ottimo aspetto ed essere pieno di energia. In ogni caso è bene assicurarsi che sia sempre disponibile acqua fresca da bere.