Secondo alcune statistiche le persone che soffrono di insonnia acuta o transitoria sono addirittura il 45% della popolazione. Quando si parla di disturbi del sonno e soprattutto di rimedi viene molto spesso presa in causa la melatonina, considerata un efficace rimedio ‘naturale’. Dati i tempi di particolare stress che stiamo vivendo causa lockdown, è molto probabile che anche il vostro sonno sia disturbato e che abbiate considerato di ricorrere alla melatonina. Vi riportiamo dunque le informazioni che fornisce l’Istituto Superiore di Sanità in merito a questa sostanza amica del sonno.
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Che cos’è la melatonina
Innanzitutto, un chiarimento importante sulla natura della melatonina: la produciamo tutti. Essa è infatti un ormone che viene prodotto e rilasciato dalla nostra ghiandola pineale in base alla quantità di luce o buio. In questo modo agisce regolando il ciclo sonno-veglia. Ha un andamento stagionale (in inverno ne produciamo più che in estate), e andando avanti con l’età può diminuire. La si trova anche in certi alimenti, come l’olio extra vergine di oliva, il riso, le banane, le arance e l’ananas.
Quando viene sintetizzata in laboratorio e trasformata in compresse da ingerire, diventa un integratore che si utilizza per aiutare a ripristinare un corretto ciclo sonno-veglia. Permette di addormentarsi più facilmente, di avere un sonno qualitativamente migliore, e di non subire interruzioni durante il riposo notturno. Inoltre aiuta in caso di jet-lag, quando il ritmo circadiano ha subito uno ‘shock’ e l’organismo ha bisogno di un aiuto per riprendere un adeguato ritmo sonno-veglia (ve ne abbiamo parlato su Consigli.it). Infine, da non sottovalutare è l’attività antiossidante di questa sostanza.
La melatonina, spiega l’ISS, può essere assunta sia da adulti che da bambini, ma nel secondo caso è fondamentale consultare il pediatra. Non crea dipendenza – o perlomeno è altamente improbabile – né assuefazione (non occorre quindi aumentare la dose nel tempo).
Ha degli effetti collaterali?
L’Istituto Superiore di Sanità la reputa generalmente sicura, se assunta in quantità adeguate naturalmente: il dosaggio deve essere basso. Gli effetti indesiderati possono essere mal di testa, vertigini, nausea e sonnolenza durante il giorno. Altri, poco comuni, possono includere irritabilità, lieve ansia, brevi stati di depressione, leggeri tremori.
Alcune raccomandazioni: è bene non guidare o usare macchinari nelle cinque ore successive all’assunzione di melatonina. Inoltre l’uso è sconsigliato in gravidanza o durante l’allattamento. Anche chi soffre di una malattia autoimmune dovrebbe evitarne l’assunzione, così come chi assume regolarmente farmaci.
Insonnia da lockdown
Quando si vive un momento di stress, il sonno è uno dei primi ‘comportamenti’ innati che vengono modificati. Da quando è iniziato il lockdown sono molte le persone che hanno cominciato ad avere disturbi del sonno, e proprio in virtù di questo particolare momento una task force dell’Accademia Europea per il Trattamento Cognitivo-Comportamentale del Disturbo di Insonnia ha stilato una serie di raccomandazioni per favorire il riposo, che l’Associazione Italiana Medicina del Sonno riporta a questo link.
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