Nella maggior parte dei casi, gli hobby manuali hanno in comune la capacità di distrarre, svuotare la mente e permettere di concentrarsi solo ed esclusivamente su un gesto ripetuto. In una parola, rilassano. Alcuni in modo particolarmente efficace: straordinariamente meditativa, distensiva, rasserenante, è l’arte di realizzare un giardino zen in miniatura. Una composizione scultorea da tavolo, che evoca i rilassanti giardini giapponesi trasportandoli in un angolo di casa. Per dedicarsi ad un tipo di gardening davvero particolare, concettuale, meditativo.
L’arte del giardino zen in miniatura
Innanzitutto, alcuni concetti basilari: il termine ‘giardino zen’ è piuttosto generico e a volte improprio. Sarebbe più corretto riferirsi ad un giardino secco giapponese o karesansui, che nella versione da tavolo diventa bonseki. Si tratta della miniatura di un giardino, un paesaggio naturalistico stilizzato e in scala ultra ridotta. Si usano, per esempio, sabbia o ghiaia per creare il ‘mare’, magari disegnandovi delle onde o il ‘prato’. Sassi e rocce diventano le montagne. Pezzetti di muschio la vegetazione. Ma anche piume, filamenti di paglia, piccoli oggetti che ricordano l’arredamento outdoor.
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Il tutto si dispone su un vassoio, o un contenitore basso e largo. La tradizione nipponica associa ad ogni elemento un prezioso significato, così come ad ogni materiale, disposizione e accostamento. Una vera e propria filosofia, densa di simbolismi, si rivela a chi conosce l’arte dei giardini zen tradizionali, sia a dimensione naturale che in miniatura. Trovate tantissime informazioni in questo sito dedicato ai giardini giapponesi.
Ma veniamo al lato pratico: curare il proprio giardino zen da tavolo è un’attività estremamente rilassante, appagante, meditativa. Un hobby a basso costo, che darò vita ad un pezzo di arredamento decorativo, minimalista o scenografico in base alla vostra preferenza, ma certamente d’impatto estetico e ‘spirituale’. Inoltre, non si tratta di creare una scultura statica: potete tornare ogni giorno a modificarla, arricchirla, implementarla se lo desiderate.
Cosa occorre?
Senza dubbio un contenitore che funga da base: un vassoio con i bordi leggermente rialzati, un piatto da servizio, un vaso, una ciotola. Vi occorreranno della sabbia o ghiaia, o magari entrambe per realizzare strati diversi (specialmente se optate per un contenitore trasparente che permette di vedere i vari livelli). Pietre, sassi, tondi e rilassanti oppure scalfiti, appuntiti, se volete rappresentare, per esempio, delle montagne, o degli scogli. In base al tipo di paesaggio che volete creare, potete unire muschio, piume, cristalli. Vi occorreranno anche alcuni strumenti, come un piccolo rastrello, delle pinze per posizionare i piccoli elementi, qualche bastoncino.
Cercate di impiegare materiali naturali, per mantenere intatto il valore simbolico del giardino. Potete poi progettare il vostro giardino zen da tavolo su un foglio prima dell’esecuzione, o lasciarvi trasportare dall’improvvisazione. Perfetta simmetria, armonia e semplicità (concetto estetico chiamato kanso, spesso associato al feng shui) oppure astrazione, irregolarità, asimmetria (funkinsei) guideranno il design del giardino.
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Fate appello alla vostra creatività, ma anche alla pazienza, alla concentrazione per dedicarvi alla composizione del giardino da tavolo, che darà non poche soddisfazioni. Una volta realizzato, posizionatelo in un angolo della casa ben visibile, magari un coffe-table, o una consolle (gatti e bambini permettendo) in modo da potervi rimettere mano ogni volta che se ne sente il bisogno.