La macedonia è un piatto salutare e facile da preparare, il modo più semplice per gustarsi frutta fresca durante la giornata. La si associa maggiormente al periodo estivo ma si può consumare tutto l’anno. Così accanto alla versione estiva troviamo quella invernale. Un’idea? Kiwi, melograno e mandarini o arance al posto dei più agostani anguria, melone, ananas e pesca. Qui vi presentiamo contenitori e ciotole perfette per la vostra macedonia ; ora concentriamoci su come preparare quella invernale.
Per prepararla è importante tenere conto della stagionalità dei frutti e mettere nel piatto colori e sapori tipici di un particolare mese. Alcune indicazioni sulla frutta di stagione sono contenute nel programma per la Frutta e la verdura nelle scuole patrocinato dal Ministero per le politiche agricole. Il sito del progetto sottolinea come la varietà di stagione sia preferibile perché ha un costo minore ed è più buona. Tuttavia, sempre secondo lo stesso documento, il concetto di frutta di stagione è piuttosto aleatorio perché oggi la frutta e la verdura vengono coltivate nelle serre o conservate in grandi celle frigorifere. Questo vuol dire che spesso le varietà sono disponibili tutto l’anno.
Tra i frutti a cavallo dell’autunno e dell’inverno ci sono il kiwi, l’arancia o la clementina, il melograno e il limone. Tipologie che vanno benissimo per le healty addicted e che possono essere combinate nello stesso piatto a seconda dei gusti. Secondo Galbani, gruppo alimentare italiano, il trucco per abbinare la frutta è quello di alternare colori diversi per un migliore effetto estetico. Altra considerazione riguarda l’affettatura della frutta: meglio farla in parti uguali e simmetriche per una composizione ordinata.
Ecco quindi alcuni consigli per prepararla passo dopo passo.
Macedonia invernale: dove comprare la frutta
Il primo passo da fare è comprare frutta di stagione e fresca, informandosi sull’origine dei prodotti. Maturazione, gusto in relazione alla tipologia, indicazione su come conservarla: dove non arrivano le informazioni che devono essere presenti per legge nei posti vendita si può supplire chiedendo agli esperti alla vendita.
Affettare la frutta: gli accessori manuali
Una volta scelta la frutta è arrivato il momento di sbucciarla e tagliarla a fette. Esistono accessori che velocizzano il processo. Per quanto riguarda il kiwi, l’estrattore della polpa semplificherà l’operazione. Se cercate maggiori informazioni sui modelli disponibili, qui abbiamo dedicato un approfondimento su forme e tipi di pela kiwi.
In particolare vi consigliamo questo oggetto che occupa poco spazio ma che si rivela molto utile per estrarre la polpa in pochi gesti.
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Per i mandarini e le banane l’operazione di estrazione della polpa è più semplice; mentre per la melagrana, gli sgranatori di chicchi sono un’alternativa utile per ottenere facilmente i semi colorati.
Il condimento: cannella o limone e zucchero
Una volta mondata la frutta, va lasciata a riposo per circa mezz’ora in frigo. Prima però va irrorata con limone e, volendo, zucchero per darle più sapore.
Un’altra versione del ‘condimento’ è quella a base di cannella. Spargete la spezia sulla frutta mondata e servite direttamente evitando il passaggio in frigo. Attenzione però, il gusto intenso della polvere potrebbe infastidire i palati più sensibili.
Le coppette da dessert e da macedonia
Ora lo step finale: le coppette per servirla. Qui c’è ampia scelte di modelli, misure, materiali. Dalle versioni trasparenti per esaltare il colore naturale della frutta a quelle più colorate in linea con le sfumature della tavola. Si tratta di un momento in cui dare sfogo alla fantasia e al gusto personale. Cercate però di ricordare sempre anche il contesto dove ci si trova. Una coppetta dallo stile barocco non sarà indicata in una tavola semplice o in un contesto di campagna. Viceversa una tavola apparecchiata in maniera moderna andrà maggiormente d’accordo con materiali ‘nuovi’ come plastica e plexiglass.
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Le idee degli chef per l’impiattamento
Tra le idee per presentare in maniera diversa la frutta, in rete si possono trovare le soluzioni più disparate promosse dagli chef. In caso di picnic è comoda per esempio la proposta della macedonia su spiedini di frutta. Oppure è altrettanto curiosa l’invenzione di tagliare gli alimenti a cubetti per comporre un ipotetico cubo di Rubik vegetale. Altra idea è quella di servire la macedonia in una buccia scavata. In questo senso sia il melone sia l’ananas si prestano bene ad accogliere un impiattamento a ‘tutta frutta’. Insomma qualunque strada percorriate, non tralasciate l’estetica; perché una buona macedonia invernale, se riuscita, deve ingolosire anche la vista.