Trekking e yoga. Sembrano due attività in antitesi (una ‘statica’ e meditativa, l’altra movimentata e grintosa), eppure hanno molto in comune. In primo luogo, il benessere fisico e mentale che inducono: ecco perché unirle non è affatto una cattiva idea, anzi. Praticare lo yoga all’aperto, in contesti naturalistici, è estremamente appagante. E alternare la fisicità del trekking alle ‘pause’ yoga – che vere e proprie pause non sono, ma piuttosto un momento di ricarica energetica – è un’esperienza che sempre più persone decidono di provare, soddisfatte dal benessere che traggono dall’una e dall’altra. Ma come praticare trekking e yoga insieme? Ne abbiamo parlato con Barbara Folegnani, insegnante di yoga.
Trekking e yoga uniti dall’amore per la natura
Grazie a diversi studi scientifici, sappiamo che praticare qualsiasi forma di attività all’aria aperta apporta benefici, sia fisici che mentali. E sappiamo anche che il contatto con la natura e in particolare con le piante contribuisce notevolmente al benessere psicofisico. Ecco dunque che, alla base dell’unione tra trekking e yoga, c’è proprio l’immersione la natura: “Del trekking allo yoga interessa il significato più ‘filosofico’ di ricerca, di cammino, di scoperta di sé. Fare yoga all’aria aperta è come tornare a casa: questa pratica è nata proprio dall’osservazione della natura, degli animali, delle stagioni” spiega l’insegnante.
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Non a caso, oltre ai benefici fisici dell’attività sportiva all’aperto, unire trekking e yoga comporta anche “la riscoperta della lentezza, del contatto con la natura, e la sensibilizzazione verso temi importanti quali il rispetto dell’ambiente e la valorizzazione del nostro territorio da scoprire o riscoprire”.
Ma come funziona dal punto di vista pratico? Una sessione di trekking e yoga si svolge, a grandi linee, in questo modo: si sceglie un percorso, e si spiega ai partecipanti tutte le caratteristiche del cammino come lunghezza, difficoltà, tempistiche, etc. Si parte quindi alla scoperta di un territorio, e, giunti alla meta o ad un luogo preposto, si pratica una sessione di yoga. Dopo aver camminato nella natura e averla ammirata in tutta la sua bellezza, ci si ricarica, ci si riconnette a sé stessi e all’ambiente circostante, si allontanano ansie e disturbi, e si riparte con una maggiore concentrazione e consapevolezza.
La meditazione camminata
Complementare all’attività di trekking e yoga c’è la meditazione camminata. Ci spiega Barbara Folegnani: “È un tipo di meditazione che adopera il camminare lento e consapevole per calmare la mente, imparare ad abbandonare il flusso dei pensieri, essere coscienti del corpo, delle sensazioni, delle emozioni, gustarsi l’attimo presente”. Aggiunge Thich Nhat Hanh, maestro di riferimento per la meditazione camminata della scuola Be Yoga, fondata da Folegnani: “Meditazione camminata significa gustare la camminata, camminare non per arrivare, ma semplicemente per camminare. Lo scopo è radicarsi nel presente e, consapevoli di respirare e camminare, gustare ogni passo. Perciò dobbiamo scrollarci di dosso ansie e preoccupazioni, non pensare al futuro, non pensare al passato, ma solo gustare l’attimo presente”.
Trekking e yoga e meditazione camminata sono due attività diverse ma complementari, che si integrano completano a vicenda. Sono attività che tutti possono praticare, naturalmente tenendo conto della tipologia di percorso. Ma in generale sono discipline che non hanno controindicazioni, a cui tutti si possono avvicinare, conclude l’insegnante.
Lo sanno bene gli organizzatori di Vita all’Aria Aperta, grande evento fieristico dedicato all’outdoor che si tiene a Carrara tra il 31 gennaio e il 2 febbraio, e unisce alla tradizionale esposizione nei padiglioni diverse attività all’aria aperta. Camminate e Bike-Tour sulla Via Francigena, Nordic Walk e Nordic Workout. In particolare sabato 1 febbraio, grazie alla collaborazione con Be Yoga, è possibile partecipare al percorso di Trekking&Yoga. L’evento prevede la partenza da CarraraFiere, una sessione di Yoga con Meditazione Camminata presso gli scavi romani di Luni, e ritorno in Fiera. Per maggiori informazioni cliccate qui. Novità di quest’anno è l’Agorà Speciali Cammini, area dibattito e incontro a cui parteciperanno scrittori, camminatori, pellegrini e sportivi.
Il Centro Be yoga di Barbara Folegnani si trova a Sarzana, e questa è la sua pagina Facebook.
Cosa portare con sé?
Non serve un particolare equipaggiamento per praticare trekking e yoga insieme, occorre però attrezzarsi con i classici accessori per le escursioni. Ovvero scarpe e abbigliamento adatti al percorso e al clima, zaino per portare il pranzo al sacco, un cambio, borraccia. E, se il tempo è bello, il tappetino per lo yoga (ma nel caso di terreno bagnato, le posizioni dello yoga si possono praticare in piedi).
Su Consigli.it vi abbiamo suggerito alcuni dei must da portare con sé durante un’escursione che prevede anche delle sessioni di yoga. Per quanto riguarda i tappetini, meglio optare per quelli ecologici, visto che ci si trova nella natura, come questi:
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