I prodotti beauty made in Corea hanno fatto breccia nel cuore delle donne di tutto il mondo. Sono divenuti dei best seller. Il successo della cosmesi coreana è stato tale nel Belpaese da portare all’apertura di negozi ad hoc, così come di siti di e-commerce, dove fare incetta di creme, oli e sieri. La loro peculiarità? A prodotti chimici e aggressivi preferiscono ingredienti naturali. Spesso rendono protagoniste sostanze vegetali che, attraverso un processo di fermentazione naturale, vengono rese più efficaci e dermo-compatibili.
Sul sito di recensioni Consigli.it abbiamo selezionato e analizzato alcune creme formulata con ingredienti naturali sottoposti a processo di fermentazione e abbiamo chiesto a una esperta in quali casi e come usarli per trarne il massimo beneficio.
Fermentazione, la nuova frontiera della bellezza
La fermentazione, oltre al campo alimentare, ha dunque rivoluzionato anche il mondo della cosmesi. I prodotti beauty contenenti ingredienti fermentati sono infatti dei veri e propri alleati di bellezza: aiutano a combattere i danni causati dai radicali liberi, contrastano la formazione delle macchie brune e garantiscono un colorito uniforme. Ma non solo. Rafforzano anche il film idrolipidico della pelle proteggendola dalle aggressioni esterne.
Non sono però una prerogativa del mondo orientale. Anche in Italia, infatti, esistono realtà che hanno lanciato sul mercato linee cosmetiche di altissima qualità che permettono di ottenere una pelle di porcellana. Nel 2004 ad esempio la Camorak, azienda bolognese che tiene alta la bandiera del Made in Italy nel campo della cosmetica e della cosmeceutica avanzata, utilizzando materie prime biologiche ha dato vita alla linea Puravida Bio. “Spesso quando cerchiamo un prodotto performante tendiamo a guardare lontano pensando che (soprattutto nell’ambito della cosmesi) gli altri Paesi siano un passo avanti. Non bisogna invece sottovalutare l’inventiva degli italiani”, spiega Eugenia Palumberi, responsabile ricerca e sviluppo e R&D manager di Puravida Bio.
Bellezza Made in Italy
“Siamo stati i primi a occuparci di cosmetici fermentati in Italia. Ci siamo arrivati, nel 2010, non prendendo spunto dalla cosmesi coreana bensì partendo da studi sull’integrazione alimentare. Da secoli tutti i prodotti fermentati (come lo yogurt, la soia e il riso) si ottengono trasformando le sostanze di partenza per migliorarne l’efficacia”, precisa la Palumberi.
Entrando nel dettaglio, vediamo quali sono le metodologie e le materie prime utilizzate per ottenere dei prodotti performanti: “Lavorando con Alce Nero, azienda leader nella produzione di alimenti biologici, abbiamo sottoposto a fermentazione, tramite ceppi differenti di microrganismi, alcune farine integrali (oltre a vari prodotti come il malto, il caffè, le bucce d’uva etc.). In tal modo siamo riusciti a demolire alcune grosse molecole (zuccheri, proteine etc.) al fine di rendere disponibili e quindi più efficaci i principi attivi contenuti nei prodotti di partenza nonché più facilmente assimilabili dalla pelle. Inoltre questi prodotti sono gluten-free. Proprio così, non contengono glutine”, dice la Palumberi. “I nostri prodotti, ottenuti da una sperimentazione accurata, sono apprezzati in Italia come all’estero. Compresa la Corea dove vengono esportati con successo”, conclude l’esperta.