Secondo un’indagine condotta da Fipe, la Federazione Italiana Pubblici Esercizi, il mondo della ristorazione non è tra i maggiori responsabili dello spreco alimentare, nemmeno a Natale. Secondo il 63,5% dei ristoratori, gli sprechi durate il pranzo del 25 dicembre sono contenuti. Grazie a menu fissi, alla lunghezza (in termini di tempo) della permanenza a tavola, e, non ultimo, il fatto che il 91,8% dei locali è attrezzato per consentire l’asporto del cibo non consumato, la gestione dello spreco è sotto controllo.
Ma potete dire lo stesso di casa vostra? Oppure ogni anno, immancabilmente, finite per preparare molto di più di quanto andrà consumato, con conseguente sperpero di alimenti preziosi? Se anche questo Natale è andato così, cercate di porre rimedio con il cenone di fine anno: ecco alcune strategie anti spreco da mettere in atto quando si organizza un banchetto per tanti commensali.
Strategie anti spreco alimentare
Prevenzione. Il miglior modo di ridurre gli sprechi è quello di fare spese e cucinare in modo oculato. Spesso il timore di non avere abbastanza cibo a tavola è una fantasia vera e propria e bisogna imparare a dominarla. Provate così: prima di andare a fare la spesa stabilite un menu e segnatevi esattamente ogni ingrediente sulla lista. Calcolate preventivamente le dosi. E trattenetevi dall’irrefrenabile voglia di aggiungere qualcosa al carrello ‘perché non si sa mai’. Dovete infatti considerare sempre che per ogni portata non va calcolata una porzione intera (e un bis), altrimenti servirebbe il triplo di tutto. Ci sarà sempre qualcuno che mangia meno lasagna, qualcuno che salta la carne, qualcun altro che evita i contorni. Attenzione, la parola chiave è ‘oculatezza’, che non significa frugalità, ma solo raziocinio. Se ogni famiglia a Natale e Capodanno facesse così lo spreco globale si ridurrebbe in modo ingente.
Riciclo. Se alla fine del pranzo/cena gli avanzi sono comunque tanti, non buttate nulla: è arrivato il momento di celebrare l’importanza del congelatore. Surgelate tutto in sacchetti o tupperware, e quando ne avrete voglia, nelle prossime settimane, avrete una cena pronta senza fatica. Leggete ulteriori consigli su cosa e come congelare. E alcune idee per riutilizzare, per esempio, il pane, oppure il panettone.
Ridistribuire
Doggy bag e donazioni. Se i ristoranti permettono di portare a casa gli avanzi, perché non lo dovreste fare voi? Munitevi di vaschette in alluminio e man mano che gli ospiti se ne vanno donate ad ognuno una porzione di qualcosa che è avanzato. In men che non si dica avrete ridistribuito tutto senza sprecare una briciola. Naturalmente una bella doggy bag si può preparare anche per qualche associazione che si occupa di persone meno abbienti. Inoltre, in alcune realtà territoriali esistono iniziative che permettono di donare avanzi che verranno ridistribuiti a chi non può permettersi un pasto tanto luculliano. A Roma, per esempio, c’è la onlus Equoevento. Nelle Marche i Foodbusters. Informatevi se sul vostro territorio esistono realtà simili.
App antispreco. Tra le più efficaci strategie anti spreco ci sono quelle suggerite dalle app. Si tratta sia di applicazioni che forniscono consigli pratici su come gestire gli alimenti e le loro scadenze, come Puccifrigo, Ecodalfrigo o UBO. E non mancano le app di food sharing, che permettono agli utenti di offrire alimenti avanzati a chi li desidera venirli a recuperare, come Olio, o S-Cambiacibo.