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Menu di Natale low cost: su cosa puntare

Idee per servire un pranzo (o cenone) natalizio a prova di risparmio. Ingredienti economici e di grande resa

menu di Natale low cost
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Chi accoglie a casa propria gli ospiti durante le feste spesso finisce per sobbarcarsi un notevole impegno economico. E di questi tempi, offrire un menu di pesce, o un pranzo con ingredienti pregiati, a 8-10-12 persone non è certo uno scherzo (per il conto in banca). Ma un menu natalizio può essere ottimo anche senza investirci una fortuna. Come? Puntando sugli ingredienti e le composizioni giuste. Ecco qualche consiglio per spendere poco e fare una bella figura con i commensali con un menu di Natale low cost.

Gli ingredienti chiave di un menu di Natale low cost

Farina, la grande madre. Con la farina si possono fare tantissimi piatti e preparazioni base. E costa pochissimo. La pasta di semola con la farina di grano duro, o la pasta all’uovo con quella di grano tenero, per esempio. Se non siete particolarmente abili con fettuccine e ravioli, fare la sfoglia per le lasagne è semplice. Ci sono poi i panificati (focacce, basi per torte salate o per pizzette) che si possono preparare semplicemente con la farina e l’olio. I dolci, aggiungendo latte, uova e burro. Le farine più comuni hanno costi irrisori e una grandissima resa, e vi fanno risparmiare moltissimo rispetto all’acquisto degli alimenti pronti.

Legumi. Lenticchie come da tradizione, ma anche fagioli, ceci. I legumi sono sazianti e versatili, e se li acquistate secchi costano pochissimo in proporzione alla resa quantitativa. Si possono portare in tavola sotto forma di zuppa o vellutata, oppure trasformare in crema (con un po’ di aglio e limone, per esempio) per un antipasto. Naturalmente se sono stufati e insaporiti diventano un contorno eccezionale, e se trasformati in polpette o burger (o polpettoni) diventano un secondo piatto veg eccezionale. Un consiglio per renderli originali e dare loro un tocco ‘elegante’? Unite a fagioli e lenticchie un po’ di cannella e alloro in cottura. Con i ceci invece stanno bene tutte le spezie, dalla paprika al cumino.

Cipolle e patate. Sono alimenti ‘poveri’ per antonomasia, ma riescono a dare immense soddisfazioni. Le cipolle possono diventare una zuppa,  oppure l’accompagnamento di carni o polpette veg. Si possono stufare o fare in agrodolce. Ancora, si possono tagliare e infornare con una pennellata di miele e un pizzico di sale per un antipasto facile e chic. Le patate non hanno bisogno di presentazioni: al forno o fritte, in purè, sotto forma di crocchette o come farcitura di altre verdure ripiene. Sono versatili, sazianti e piacciono a tutti (ma non presentatele bollite!).

Pesce e carne, cosa scegliere?

Pesce povero. Ovviamente di città in città il costo del pescato fresco può cambiare molto. Ma il pesce povero esiste, e si chiama così proprio perché economico, non certo perché povero di sapore. Parliamo delle alici, per esempio. Perfette come antipasto se marinate, stupende da fritte, eccellenti sott’olio. Oppure le vongole, che richiamano lo spaghetto più iconico. Ma anche le triglie, le sardine, lo sgombro, che si possono preparare in mille modi. Considerate sempre che anche se avete tanti ospiti non dovrete calcolare un pesce intero a commensale, ma una piccola porzione. Oppure, furbamente, preparate un sugo di pesce per la pasta: tutti saranno soddisfatti e non ve ne servirà molto

Tagli di carne di seconda scelta. Esistono dei tagli di carne più economici di altri, anche se in generale è questo l’ingrediente che farà salire di più il costo del vostro menu (ed è tranquillamente evitabile: leggete le idee per un menu veg). In ogni caso considerate che il lombatello è una bistecca low cost. Lo spinacino si presta a polpettoni, stufati e arrosti. La guancia si può brasare. L’ossobuco, naturalmente, si può stufare.

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