Una ricetta da gustare in vista del Natale. E da sperimentare, ovviamente, per un buonissimo e benaugurante Capodanno. Grande protagonista del piatto è la lenticchia, soprattutto quella di Castelluccio di Norcia, in Umbria, nel cuore del Parco Nazionale dei Monti Sibillini.
L’ingrediente: le lenticchie
Le lenticchie sono considerate come il legume più antico consumato dall’uomo. Risalenti addirittura al 7000 a.C. Una porzione di 100 g contiene circa 25 g di proteine vegetali, 54 di carboidrati, 5,1 mg di ferro, 127 mg di calcio e 3 mg di vitamina C. Posseggono proprietà antiossidanti, sono facilmente digeribili e contribuiscono al regolare funzionamento dell’intestino. Inoltre aiutano a rallentare l’assorbimento degli zuccheri e possono ridurre l’incidenza delle malattie coronariche.
La ricetta
Difficoltà – medio-alta.
Ingredienti per 4 persone – Per la vellutata: 250 g di lenticchie di Castellucciom, 2 litri di brodo vegetale fresco, una costa di sedano, una cipolla rossa. Due spicchi aglio, salvia e rosmarino. Per i tortelli: 200 g di pasta all’uovo, 100 g di salsiccia artigianale, 100 g di ricotta ovina, 50 g di pecorino umbro grattugiato, olio extravergine d’oliva umbro, sale. Per la guarnizione: 4 fette di pane senza sale raffermo, v50 g di guanciale.
Tempi di preparazione: 60 minuti.
Il procedimento
Lavare le lenticchie e bollirle, badando di scolarle quando sono ancora croccanti. Tagliare a cubettini tutte le verdure e scaldarle in poco olio con gli aromi. Aggiungere tre quarti dei legumi e farli insaporire a fiamma viva. Aggiungere il brodo e portare a cottura. Aggiustare di sale, frullare a crema e passare a setaccio fine, tenendo la vellutata da parte al caldo.
Per il ripieno dei tortelli – Rosolare la salsiccia e sbriciolarla, amalgamandola alla ricotta e al pecorino. Stendere la pasta a foglia sottile e usare il composto per preparare dei tortelli chiusi a saccottino, da cuocere con le consuete accortezze.
Come ultime operazioni preparatorie – Affettare il pane, passandolo brevemente in forno, e rosolare il guanciale a fettine.
Perché “piatto del buon ricordo”?
Il piatto proposto dal Ristorante Vespasia di Palazzo Seneca, a Norcia, di Vincenzo e Federico Bianconi, fa riferimento alle lenticchie di Castelluccio di Norcia, a ben 1450 metri di quota. L’abitato si trova in posizione dominante su un altopiano erboso suddiviso in tre parti: Pian Grande, Pian Piccolo e Pian Perduto. Ma è soprattutto il primo a essere coltivato a lenticchia. Un legume che, in questa terra, racconta decenni di tradizioni e di sapori: la sua origine, infatti, è garantita dal marchio comunitario dell’Igp.
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Caratteristiche
Release Date | 2017-09-13T00:00:01Z |
Language | Italiano |
Number Of Pages | 144 |
Publication Date | 2017-09-13T00:00:01Z |