Quante volte capita di partire e, una volta arrivati a destinazione, la camera dell’hotel non è ancora pronta? Non sempre però è possibile lasciare la valigia in struttura e ottimizzare il tempo a disposizione. Molto spesso i depositi bagagli si trovano solo in stazione ergo non sempre vicino rispetto a dove si alloggia. Le file e gli spostamenti non fanno altro che sottrarre momenti preziosi alla vacanza. Girare con il trolley non è il massimo, nonostante le valigie di ultima generazione siano leggere e iper performanti l’impiccio c’è. E a lungo pesa. Ad alleggerire le mani ci pensa Bagbnb, l’app che ormai da tre anni sta semplificando la vita dei viaggiatori.
Tutto è nato dalla mente del designer Alessandro Seina che, insieme ai soci Giulio De Donato e Giacomo Piva, esperti in marketing e informatica, ha deciso di intraprendere una nuova avventura dando vita a dei punti di raccolta per le valigie. Nel giro di pochissimo tempo l’idea si è rivelata vincente. Niente più pesi da trascinare da una parte all’altra della città. “Siamo partiti in 3 e ad oggi, solo su Roma, siamo già in 10 ma abbiamo molti collaboratori sparsi per il mondo”, spiega Seina. Stando a quanto riporta SimilarWeb, tool in grado di monitorare le performance del proprio sito nonché quelle dei competitor, Bagbnb è riconosciuto come leader di settore nel mondo. “I nostri numeri sono 4X per quel che concerne il numero di bagagli gestiti”, precisa Seina.
Bagbnb, l’app per viaggiare leggeri
Come funziona? Si scarica l’app sul proprio smartphone, ci si registra e, in base alla propria posizione, si localizza il punto di raccolta bagagli più vicino. In ultimo si prenota e si paga et voilà, il gioco è fatto. Tramite mail vengono poi indicati i riferimenti per raggiungere la struttura. Sono tanti i partner che hanno aderito al progetto e continuano a dimostrare interesse: ad oggi sono circa 2.500 i punti di deposito presenti in 290 città dislocate in diversi continenti: qualche esempio?
Solo a Roma sono 65, 63 a New York, 87 a Parigi e 94 a Londra. Parliamo di hotel, ristoranti, bar, bistrot e negozi affiliati che hanno prestato i loro spazi. Ovviamente hanno il loro tornaconto da quest’attività in quanto vanno a intercettare un flusso di clienti nuovo. “I nostri partner possono arrivare a guadagnare anche 4.000-5.000 euro al mese” spiega il Ceo di Bagbnb.
Il costo? 5 euro al giorno per ogni valigia
Il prezzo è fisso e ammonta a 5 euro a bagaglio al giorno (40% al partner e 60% all’azienda). Niente panico dunque se si arriva leggermente in ritardo al check-in o al check-out: niente brutte sorprese. Non ci sono inoltre restrizioni per quel che concerne peso e dimensioni. In caso di necessità basta appellarsi al servizio di customer service operativo h 24, tanto per i clienti quanto per i partner.
Dato il successo riscosso, i tre founder guardano al futuro pieni di buoni propositi: “Vogliamo diventare il punto di riferimento dei viaggiatori. Stiamo testando nuovi servizi al fine di integrare quello che, ad oggi, è il nostro core business: il deposito bagagli. Sappiamo che i turisti quando arrivano in città non sempre si sono organizzati. Hanno prenotato solo il volo/treno e l’hotel in quanto non hanno avuto tempo di fare altro. Tramite i nostri partner (noti come ‘Angels’) vogliamo rendere il viaggio più snello. Come? Fornendo supporto in caso di necessità con transfer, aiutando con la spedizione dei bagagli etc.”, conclude Seina.
