Il dibattito sull’uso e l’abuso della plastica nella vita quotidiana si fa sempre più acceso. C’è chi pensa che per difendere il pianeta dall’inquinamento si debba fare ben altro che bandire oggetti di uso comune dalle dispense. E c’è chi, invece, ritiene che si debba cominciare proprio dai piccoli gesti quotidiani. Come quello di bere. Sorseggiare una bibita o un cocktail da una cannuccia è un gesto automatico. Si fa senza pensare a tutte le sue implicazioni. Senza pensare che rinunciando alle cannucce o sostituendole con un prodotto ecologico si potrebbe dare il proprio contributo per salvare i mari del pianeta. Basti pensare che un recente rapporto pubblicato dalla Ellen MacArthur Foundation ha stimato che con l’attuale tasso di inquinamento plastico, nell’arco di 30 anni nelle acque di mari e oceani si troveranno più rifiuti plastici che animali marini.
Non a caso l’Unione Europea ha deciso, ad esempio, di bandire l’utilizzo di posate in plastica monouso a partire dal 2021. Perchè, allora, non pensare anche ad un’alternativa ecologica alle cannucce in plastica? Un accessorio che non costringa grandi e piccini a rinunciare al gusto di bere un drink con la cannuccia ma che aiuti il pianeta a vincere la lotta contro l’inquinamento plastico? Più di qualcuno lo ha già fatto. Ed oggi, infatti, è possibile trovare tantissime cannucce eleganti ed originali ad impatto zero. Da quelle in vetro, a quelle in acciaio sino a quelle fatte di erba o alghe, e persino a quelle aromatizzate. Ce n’è davvero per tutti i gusti. E chi, in inverno, preferisce sorseggiare una deliziosa bevanda calda anche fuori casa, potrà girarla senza sensi di colpa con cucchiaini davvero speciali ed in tutto e per tutto “green”.
Diciamolo, la cannuccia non è esattamente un accessorio necessario per apprezzare una buona bevanda. Però rende il gesto di berla più comodo e piacevole. I bambini ne vanno matti ed anche i grandi ne riconoscono i vantaggi. Non tutti, dunque, sono pronti ad abbandonarla. In “soccorso” dei consumatori nostalgici giungono, però, numerose alternative innovative ed ecologiche. Prime su tutte le cannucce in vetro o in acciaio inox. Sono le più classiche sostitute delle controparti in plastica. Garantiscono una elevata longevità. Possono, infatti, essere riutilizzate praticamente all’infinito. Si lavano facilmente, sono igieniche, inodori, insapori e resistenti. Soprattutto quelle in acciaio. In commercio se ne trovano tante e c’è persino chi, come la startup svizzera Strawganic, ne ha fatto un vero e proprio business.
Altrettanto resistenti le cannucce in bambù. Donano un tocco esotico ad ogni bevanda, si puliscono facilmente e non sono soggette a degradazione e
muffe. Meno resistenti le cannucce in carta. Ma il loro design ricercato e le fantasie allegre le rendono un’ottima scelta nel campo delle alternative usa e getta.
Tutta italiana, la cannuccia commestibile (ed aromatizzata) è davvero un’idea super originale. Si chiama Sorbos ed è disponibile con otto differenti aromatizzazioni, fragola, cannella, zenzero, limone, lime, mela, cioccolato e neutra. A contatto con il liquido mantiene la propria rigidità fino a 40 minuti. E’ priva di allergeni, glutine e OGM. Ha sole 23 calorie ed è a base di zucchero glassato, amido di mais ed acqua. E’ confezionata in involucri di carta (dunque completamente riciclabili e biodegradabili) che ne consentono la conservazione fino a due anni. Non meno originali le cannucce a base di alghe, frutto dell’intuizione di una startup americana, così come quelle vietnamite realizzate con fili d’erba.
Cannucce di erba Ong Hùt Cò
Le cannucce di erba sono 100% naturali e biodegradabili
Per realizzarle l’imprenditore vietnamita Tran Minh Tien proprietario dell’azienda “Ong Hut Co” ha scelto di sfruttare una pianta che cresce spontaneamente nelle zone umide del Paese. Si tratta dell’erba Lepironia Articulata ed i suoi fili, a fusto cavo, si rivelano della cannucce perfette. I suoi gambi vengono raccolti, lavati e tagliati fino a 20 centimetri. La superficie interna viene, dunque, pulita con un’asta. Le cannucce vengono, infine, confezionate in imballi da 100 pezzi realizzati con foglie di banano. Quelle fresche si mantengono fino a due mesi, ma posso essere acquistate anche secche. In questo caso vengono fatte essiccare al sole e poi cotte in forno. Diventano di colore beige e si conservano fino a sei mesi. Pensate per essere monouso, per un uso casalingo possono essere, in realtà, lavate e riutilizzate fino al deterioramento. Potranno, poi, essere gettate nel sacco dell’umido. L’azienda vende il prodotto attraverso il proprio sito effettuando spedizioni in tutto il mondo.
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Se l’utilizzo della cannuccia fa, generalmente, pensare al consumo di una bevanda fredda, è il cucchiaino, invece, l’accessorio che viene maggiormente associato alle bevande calde. Il cucchiaino con cui girare, ad esempio, un corroborante e profumato tè. E’ proprio al tè che ha pensato l’azienda danese Sprout che, in vista dell’abbandono delle posate in plastica, propone un innovativo cucchiaino biodegradabile con bustina di tè integrata. Si tratta di una comoda palettina pieghevole a base di fibre vegetali con bustina di tè incorporata. Alla sua estremità, infatti, è applicata una bustina di tè realizzata in fibra vergine da cotone coltivato biologicamente.
Sprout®SPOON
Al suo interno si possono trovare tre varianti di tè provenienti da mercato equo e solidale (tè nero alla vaniglia, tè verde allo zenzero e limone, tè alle erbe), ma il sistema potrà essere facilmente adattato anche a caffè, cioccolata calda o minestra. La palettina potrà essere personalizzata con loghi e immagini in modo da poter essere servita nelle aziende piuttosto che nelle caffetterie, nelle librerie, negli hotel o nelle grandi catene. Attualmente destinato al mercato delle aziende, il gadget, un giorno, potrebbe essere commercializzato anche al dettaglio per accompagnare i consumatori durante gite, picnic e piacevoli pause rilassanti fuori casa.
