Alle nostre latitudini è famoso soprattutto grazie alle serie televisive americane. E sono centinaia anche i film made in Usa che contemplano uno o più sketch a tema. Il Giorno del Ringraziamento è un’importantissima ricorrenza negli Stati Uniti: a livello ‘pop’ è importante quanto il Natale. Ma perché e come si celebra il famoso Thanksgiving? Occorre fare un salto indietro nella storia americana di circa 400 anni.
Come nasce il Giorno del Ringraziamento
La ricorrenza del Ringraziamento ha origine nella colonia dei Padri Pellegrini di Plymouth, Massachusetts. Ci troviamo nel 1623 (anche se la primissima celebrazione risale al 1621), nel mese di novembre, ed è appena stato effettuato il raccolto. Il governatore della colonia ordina a tutti di unirsi in assemblea per ascoltare il pastore e rendere grazie a Dio: il ‘ringraziamento’ è infatti rivolto alla divinità per aver assicurato il raccolto. Non fu facile infatti riuscire a produrre il sostentamento in una terra che i coloni inizialmente trovarono ospitale. Durante il primo inverno trascorso in America molti di loro morirono di inedia. Ecco che al primo, abbondante raccolto sentirono la necessità di celebrare la loro riconoscenza verso Dio.
Si stabilì dunque un annuale ‘Giorno del Ringraziamento’. Da allora il Thanksgiving day cade il quarto giovedì di novembre (in Canada il secondo di ottobre). Nel tempo le celebrazioni negli si ampliarono sia geograficamente che materialmente: le colonie erano sempre più numerose e cominciavano a prosperare. Si imbandivano le tavole e ci si ritrovava a festeggiare consumando i cibi che divennero tradizionali.
Come si festeggia
Negli anni la parte religiosa è andata via via scemando lasciando spazio alla celebrazione laica. Che consiste principalmente nel trovarsi con le persone care attorno ad una tavola imbandita. Rigorosamente casalinga: non si va al ristorante nel giorno del Thanksgiving. Come saprete grazie alle serie tv, il protagonista del pranzo è il tacchino ripieno accompagnato da salsa ai mirtilli. Come contorno, non devono mancare patate schiacciate con gravy (una sorta di purè arricchito del fondo di cottura della carne), mais e patate dolci. Come verdura fagiolini o cavoletti di Bruxelles. E infine una torta di zucca.
Ma essendo una festa nazionale così sentita, non è solo tra le mura domestiche che si svolgono le celebrazioni. In molti si recano a fare opere di bene (spesso presso le mense per i poveri). Altri guardano le partite di football, basket o hockey che si tengono proprio in occasione della festa. In moltissime città ci sono delle parate con carri allegorici. Quella di Macy’s (il colosso dello shopping) che si tiene a New York è senza dubbio la più famosa e spettacolare. Non a caso, il giorno successivo è Black Friday, la giornata degli acquisti al ribasso, che negli Stati Uniti assume forme a dir poco apocalittiche.
Curiosità
Il tacchino è protagonista del pranzo del Giorno del Ringraziamento, e in questa occasione viene perpetrata una vera e propria ‘strage’ di volatili. Ma ce n’è uno che si salva, anzi, 2: sono i tacchini che vengono ‘graziati’ durante la Thanksgiving Turkey Presentation, una cerimonia che si tiene alla Casa Bianca qualche giorno prima del Ringraziamento, alla presenza di due volatili. Il presidente concede loro la ‘grazia’ e non finiscono in forno. Sul sito della Casa Bianca si può anche votare per dare il nome ai due tacchini.