Diciamolo subito. Oggi è più difficile usare i documentari come veicoli per celebrare qualcosa di inedito sulle star, perché le star, certo non tutte, non hanno quasi più nulla di inedito. Nel senso che tra reality e stories su Instagram, anche la vita privata è diventata pubblica seppur spesso dettata da pura finzione. Eppure il genere non è morto. Esiste ancora qualcosa di ‘unposted’, per citare l’ultimo lavoro di Chiara Ferragni, che il cinema o la TV possono raccontare. A volte con esito positivo a volte meno. Ecco quindi i doc biografici che hanno avuto successo e quelli che invece hanno lasciato indifferente la platea.
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Chiara Ferragni e i personaggi unposted: ecco chi ricorderemo al cinema e perché
Chiara Ferragni Unposted. Il documentario presentato a Venezia è un successo di pubblico, critica e incassi. Oltre mezzo milione di euro in un solo giorno (e di martedì). Ai più critici, che avevano odiato l’operazione fin dall’inizio, il successo non va giù. Eppure se il mestiere della Ferragni è influenzare il pubblico, e lei ci riesce con un numero di follower pari a 17 milioni, ne consegue che ogni sua mossa rimbalzi in maniera esponenziale. Francamente non si capisce il pregiudizio negativo nei confronti di una giovane donna che parla di moda e beauty. Non è l’unica ad aver fatto della frivolezza non tanto una ragione di vita, ma di lavoro. Per noi simpatica.
Avicii True Stories. Il documentario postumo sulla vita di Avicii, il dj scomparso in Oman, è stato pubblicato su Netflix dopo la sua morte. Si tratta di un lavoro dove viene fuori tutto il dolore di un artista la cui vita personale era piuttosto complicata. Il doc ha avuto molto successo, anche per via del momento nel quale è uscito e sicuramente è stato molto rilevante per spiegare la sua morte ai fan. E magari anche per consolarli.
Matteo Renzi e Firenze secondo me. Nel dicembre del 2018, Matteo Renzi incassa una netta bocciatura con il suo documentario ‘Firenze secondo me’. Al debutto in tv si è fermato all’1,8 per cento di share. L’ex premier incaricato di raccontare la sua Firenze, non è riuscito a convincere il pubblico sull’importanza di raccontare la sua fiorentinità. Colpa del troppo protagonismo nella vita politica e pubblica? Forse. Però si parla di vero e proprio flop.