Otto persone su dieci ammettono di piangere sul lavoro (o di averlo fatto in passato). Il 14% degli intervistati afferma di piangere al lavoro almeno una volta alla settimana o ogni giorno. Il 45% ha dichiarato di aver versato lacrime in ufficio a causa dei loro capi o colleghi. Altri hanno accusato i loro carichi di lavoro, problemi personali a casa o bullismo in azienda.
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Piangere al lavoro: il 14% lo fa almeno una volta a settimana
Otto lavoratori su dieci lavoratori ammettono di aver pianto sul lavoro. Il sondaggio è di Monster, motore di ricerca dedicato agli impieghi. Circa il 14 percento dei dipendenti afferma di piangere al lavoro almeno una volta alla settimana o ogni giorno. La maggior parte ha incolpato i propri capi o colleghi. Altri hanno dato trovato il motivo nei carici di lavoro o in problemi personali.
I ricercatori affermano che i risultati dell’indagine sono la prova che i lavoratori stanno “soffrendo”. E che i datori di lavoro devono alleviare parte della pressione esercitata sui loro dipendenti. La maggior parte (45%) afferma infatti che le lacrime scorrono per colpa dei capi o dei colleghi. Mentre circa il 20% ha dichiarato di aver pianto in ufficio a causa di problemi a casa o fuori dal lavoro. Altre risposte al sondaggio includevano bullismo in ufficio, problemi con un cliente o un errore sul lavoro.
Non solo lacrime, anche tic e insonnia
Uno studio dell’Università della California del Sud ha seguito i banchieri per nove anni e ha scoperto che, al terzo anno, hanno spesso sviluppato tic come il mangiarsi le unghie o condizioni come l’insonnia. Altri studi hanno dimostrato che i lavoratori soffrono di cattiva salute mentale. La cui cura, negli Stati Uniti, ha un costo stimato di 53 miliardi di dollari all’anno. Perché i dipendenti si prendono più giorni di riposo e lavorano più lentamente.