Fino al prossimo 6 gennaio Villa Reale ospita le opere del celebre pittore bohémien della Parigi di fine ‘800, Henri de Toulouse-Lautrec. L’artista è infatti diventato famoso per aver ritratto numerose scene e scorci della capitale francese. La mostra, intitolata Toulouse-Lautrec. La Ville Lumière ripercorre la breve carriera di questo aristocratico bohémien, considerato il più grande creatore di manifesti e stampe tra il XIX e XX Secolo. L’iniziativa mette al centro l’arte eccentrica e la ricercata poetica anticonformista e provocatoria di uno degli artisti oggi più apprezzati di quell’epoca. La sua anima da “artista tormentato”, a causa della mancanza di “riconoscimenti”, fu sempre pervasa da un fortissimo slancio ottimista e dalla consapevolezza della bellezza della vita.
Le luci di Montmartre
Fra coraggiose scelte di soggetti scabrosi e innovative ricerche espressive, l’artista traeva ispirazione dal quartiere parigino di Montmartre. Toulouse-Lautrec ne raccontava la vita notturna alternando l’animazione dei locali con istanti di quotidianità. Il tutto era sempre fissato con un effetto di grande immediatezza. La mostra è quindi l’occasione ideale per ammirare delle opere d’arte che nascono da una bellezza semplice. Opere dai contorni volutamente sfumati da vivere in momenti dissoluti. Opere dai colori forti e spregiudicati privi di abbellimenti, nei disegni come nelle tinte. Nessuno, dopo Toulouse-Lautrec è stato, infatti, in grado di rendere così “perfetto” il volto dell’imperfezione.
Toulouse-Lautrec. La Ville Lumière, le opere
Curato da Stefano Zuffi, il percorso espositivo presenta 150 opere provenienti dall’Herakleidon Museum di Atene. In mostra manifesti, litografie, disegni, illustrazioni e acquerelli. Grazie poi a video, fotografie e arredi dell’epoca la mostra riscostruisce uno spaccato perfetto della Parigi bohémienne. Tra le opere più celebri presenti in mostra segnaliamo la litografia a colori Jane Avril, datata 1893. Nel percorso anche i manifesti pubblicitari come La passeggera della cabina 54 del 1895 e Aristide Bruant nel suo cabaret del 1893. Non mancano disegni a matita e a penna, grafiche promozionali e illustrazioni per giornali. È il caso de “La Revue blanche” diventata emblema di un’epoca indissolubilmente legata alle immagini dell’aristocratico visconte Henri de Toulouse-Lautrec.