Le donne sono comprensive, accoglienti, sensibili, ma anche permalose, vanitose, e, se molto belle, probabilmente poco intelligenti. Gli uomini sono ‘cacciatori’, aggressivi, ambizioni, forti. Quelli che abbiamo elencato sono solo alcuni degli stereotipi di genere che gravano sull’universo femminile e maschile. Cliché spesso indotti dai ruoli sociali più che dalle attitudini umane. Fortunatamente anche gli stereotipi cambiano, si ammorbidiscono, trovano terreno sempre meno fertile. Perché la società cambia, e di conseguenza cambia la percezione del mondo. Uno studio condotto e pubblicato dalla American Psychological Association ha messo a confronto la visione della donna e dell’uomo negli ultimi 70 anni negli Stati Uniti. Verificando come le credenze legate ai ruoli si siano modificate nel tempo.
Gli stereotipi di genere cambiano
La ricerca, pubblicata su American Psychologist, è stata condotta confrontando sondaggi e test psicologici somministrati ai cittadini americani nel corso di circa 70 anni (dal 1946 al 2018). Sono stati presi in considerazione alcuni tratti ‘iconici’, classicamente stereotipati, dell’uomo e della donna. Ovvero, la compassione/sensibilità, l’aggressività/ambizione, e l’intelligenza/creatività/competenza.
Sono in particolare gli stereotipi relative alla competenza che sono cambiati in questi anni. In un sondaggio del ’46, solo il 35% riteneva che donne e uomini fossero equamente intelligenti, con un netto vantaggio degli uomini. Oggi, ben l’86% delle persone ritiene che i due sessi siano equamente intelligenti. Il 9% pensa addirittura che le donne siano superiori agli uomini in quanto a competenza e intelligenza. Solo il 5% ritiene che l’uomo detenga lo scettro delle capacità intellettive. Un cambiamento di prospettiva davvero radicale.
I cliché legati all’essere sensibili e compassionevoli sono invece cambiati in un altro senso. Ovvero, si sono rafforzati. Secondo gli americani, le donne continuano ad essere più ‘amorevoli’ degli uomini. Mentre per quanto riguarda l’aggressività e l’ambizione, gli uomini sono considerati sempre sul podio, 70 anni fa come oggi.
Naturalmente, osservano i ricercatori, in questi 70 anni le donne che studiano e lavorano sono aumentate esponenzialmente, ed è per questo che la percezione della loro intelligenza è cambiata. Oggi, sono più le donne laureate degli uomini, per esempio. Tuttavia, osservano i ricercatori, le donne continuano ad occuparsi anche della maggior parte delle incombenze familiari e domestiche, ed è per questo, probabilmente, che la percezione di ‘amorevoli’ e ‘meno ambiziose’ continua a rimanere legata ad alcuni stereotipi. Se anche in questo settore i compiti venissero equamente ripartiti, ipoteticamente tra altri 70 anni la percezione cambierebbe in un’altra direzione.