Valorizzare la memoria storica e identitaria dell’ex borgo minerario dell’Argentiera in Sardegna. Ma anche creare l’incontro fra tradizione e innovazione, attraverso un percorso artistico inedito e affascinante. Sono questi i principali obiettivi che hanno portato alla nascita di MAR – Miniera Argentiera. Si tratta del primo museo minerario a cielo aperto in realtà aumentata, sostenuto dal Comune di Sassari in collaborazione con LandWorks. Il progetto mette in dialogo spazi pubblici e privati, chiusi e aperti per raccontare in modo inedito la storia dell’Argentiera. Riconosciuta dall’Unesco come patrimonio dell’Umanità Argentiera è infatti uno dei maggiori esempi di archeologia mineraria dell’isola.
Il percorso del MAR
Il percorso parte dall’antica Laveria, con la visita alla mostra permanente e il racconto storico dell’ex borgo minerario. L’itinerario prosegue snodandosi attraverso i principali edifici e i vecchi ruderi della borgata, che si popolano di grandi installazioni artistiche. Si tratta di memorie di ieri e oggi sulla miniera, pensate per svelare un ulteriore racconto in realtà aumentata visibile all’occhio umano. Il tutto grazie alla tecnologia dell’app di Bepart che può essere scaricata gratuitamente sul proprio smarthpone. Per visitare il MAR basta avere un tablet/smartphone per consultare la mappa delle quattro installazioni posizionate lungo l’Argentiera. Il visitatore deve poi inquadrare con il proprio smartphone su ciascun edificio il poster con l’app Bepart. Così il poster si animerà e darà vita all’opera digitale.
Il progetto ARgentiera in Augmented Reality
Ricordiamo che per la realizzazione delle opere sono stati coinvolti, quattro artisti e professionisti della creatività digitale. Gli artisti sono Francesco Clerici, Adolfo Di Molfetta, Milena Tipaldo e Andrea Zucchetti. Lo scorso maggio, durante due settimane di residenza artistica all’Argentiera, gli artisti hanno avuto la possibilità di conoscere più da vicino la storia di questo straordinario luogo. Grazie poi al coinvolgimento della comunità locale, hanno dato vita a quattro opere fisiche in paste up art e quattro lavori di animazione digitale. Le opere sono così diventate parte integrante del percorso del MAR – Miniera Argentiera.