Chi soffre di roncopatia ovvero è solito russare, non dovrebbe prendere la questione con troppa leggerezza. Quello che spesso è etichettato banalmente come un semplice fastidio potrebbe essere, in realtà, un problema le cui conseguenze vanno a compromettere la qualità della propria vita. Potrebbe infatti essere un campanello d’allarme da non sottovalutare. Il russamento, infatti, rientra nella sintomatologia tipica di chi soffre di apnee notturne. Il termine apnea deriva dal greco e significa ‘mancanza di respiro’. Indica infatti una transitoria sospensione della respirazione determinata da una ostruzione, completa o parziale, delle vie aeree superiori. Come lascia intendere il nome, si manifesta durante il sonno.
Ad affermarlo, come si legge sul Daily Mail, è stata Kath Hope, esperta del sonno che ha fondato Charity Hope2Sleep, nello Yorkshire, con l’obiettivo di aiutare le persone a riconoscere quelli che sono i primi segnali che preannunciano questa patologia.
Apnee notturne, come riconoscerle
I dati sono allarmanti: solo nel Regno Unito 1,5 milioni di adulti e un bambino su 30 soffrono di apnea ostruttiva del sonno. Eppure l’85% non è a conoscenza della propria condizione. L’aiuto di chi ci dorme accanto, in tali casi, è determinante al fine di individuare il problema: “Di solito il silenzio è seguito da uno sbuffo o da un rantolo, poiché l’organismo ha lavorato duramente per rendere nuovamente regolare la respirazione e riportare i livelli di ossigeno alla normalità e abbassare la frequenza cardiaca” – ha spiegato Kath. Il russare può anche compromettere la propria quotidianità in quanto, al risveglio, è frequente ritrovarsi a fare i conti con uno stato di irrequietezza, gola secca e sonnolenza.
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Come trattare la patologia
Se dunque si hanno dei sospetti, c’è solo un modo per mettere a tacere ogni dubbio e scoprire se si hanno problemi di apnee notturne: non resta che recarsi presso il proprio medico e chiedere uno studio del sonno. Si può fare sia a casa che in ospedale. Basta semplicemente utilizzare un pulsossimetro da dito attraverso il quale è possibile registrare la saturazione di ossigeno nel sangue e verificare, attraverso una cannula respiratoria, l’eventuale presenza di apnea e ipopnea.
Se viene diagnosticata la patologia, Kath sottolinea l’importanza di trattarla immediatamente. Il motivo? Prevenire ulteriori danni. La terapia più comune per trattare l’apnea notturna prevede l’utilizzo di un dispositivo noto come CPAP (pressione positiva continua alle vie aeree).
Per i casi più semplici anche un dentista può aiutare a risolvere il problema. Come? Fornendo al paziente un dispositivo mandibolare che, portando in avanti la mascella inferiore, fornisce più spazio alle vie aeree prevenendo, di conseguenza, l’apnea.
Le ripercussioni sulla vita di coppia
Russare non solo può portare a gravi complicazioni di salute,ma può anche avere delle ripercussioni negative sulla vita di coppia. “Il mio consiglio è quello di parlarne. Il partner non dovrebbe aver paura di affrontare l’argomento e sottolineare quanto sia preoccupato per la salute della dolce metà” – ha dichiarato l’esperta.
Cuscini per un buon riposo naturale
Un rimedio per assicurarsi sonni tranquilli esisterebbe: Kath invita ad assicurarsi che la camera da letto non sia troppo calda e soffocante. Inoltre consiglia di dormire avvalendosi di cerotti nasali o ancora di uno spray decongestionante. Ebbene sì, è importante tenere il naso sempre libero. In alcuni casi andrebbe rivisto anche il proprio stile di vita: perdere peso, ad esempio, è di grande aiuto. Le persone con un indice di massa corporea compreso tra 25 e 29.9, ad esempio, russano meno delle persone in sovrappeso.
Nella lista dei nemici figura anche l’alcol. Meglio dunque evitare di bere prima di andare a dormire. Così facendo sarà possibile assicurarsi notti più tranquille. Per se stessi ma anche per chi si ha al proprio fianco.
