Un gesto tanto intimo quanto popolare. Il bacio è qualcosa che fa parte da sempre della cultura delle relazioni in tutto il mondo. Tanto che lo si dà per assodato. Per certo e per naturale. Invece qualche volta può essere utile farsi qualche domanda in più. A che serve baciare? Perché nasce il bacio? Quali sono le sue origini e i suoi tratti predominanti nella cultura popolare? Un articolo di Marie Claire svela alcune curiosità sul tema. Eccole.
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A che serve baciare? Una storia di baci
Il bacio appare per la prima volta nella Bibbia; ma è solo nel Rinascimento che assume il suo significato attuale, intriso di profondo attaccamento e amore.
Dal punto di vista evolutivo, il bacio ha i suoi perché. Sentire il respiro e la saliva del partner sarebbe un modo per raccogliere informazioni biologiche e chimiche al riguardo. Gli ormoni rilasciati durante un bacio consentirebbero di stabilire un forte legame con il proprio partner, creando al contempo l’eccitazione sessuale favorevole a una relazione.
Baci: una storia a tappe
90% è percentuale di dettagli che ricordiamo del nostro primo bacio, secondo il ricercatore Sheril Kirshenbaum ( The Science of Kissing ).
1896 è invece la data del primo bacio al cinema.
Baciare riguarda non solo la chimica ma anche la cultura. Ognuna infatti interpreta il contatto fisico in maniera diversa. In Cina o in Giappone, il bacio è considerato parte integrante dell’atto sessuale: non viene quindi scambiato in pubblico. Idem in India, dove i baci sono stati a lungo banditi dai film di Bollywood. Sempre parlando di cinema, tra i baci più belli e in grado di evocare una bellissima magia sul grande schermo, ci sono momenti fermati per sempre. Ricordiamo il bacio al ‘contrario’ tra Spiderman nella versione con Tobey Maguire e Kirsten Dunst e l’epico incontrarsi di labbra in Via col vento tra Rossella e Rhett. Insomma un atto chimico che è diventato al tempo stesso arte e cultura. Meglio di così…