Indaga il rapporto tra suono e immagine, esplorando le differenze tra il linguaggio visivo e quello musicale. È la mostra “Sonografie. Il suono del colore” che fino al 28 luglio rimarrà visitabile a Palazzo Te. L’iniziativa affronta un tema di assoluta attualità nel campo delle arti contemporanee. In mostra si propone infatti una selezione di opere monocrome della pittrice Sonia Costantini, immaginate come un percorso sonoro. Le opere sono accostate alle composizioni ispirate ai monocromi dell’artista dei Maestri Luigi Manfrin e Corrado Rojac.
Il suono del colore: il percorso
Nel percorso espositivo la visione delle opere della Costantini è accompagnata dall’ascolto delle composizioni di Manfrin e Rojac. Composizioni generate dalla “lettura musicale” del colore, e dalla visione degli spartiti stessi. Secondo il direttore Stefano Baia Curioni: “La prospettiva culturale del progetto è quella di muovere dal riconoscimento della irriducibile differenza che distingue le cosiddette “arti dello spazio”. E’ il caso della pittura e della plastica, strutturalmente operanti nella “simultaneità” della visione. Ma anche dalle “arti del tempo”, come la poesia o la musica, che abitano, altrettanto strutturalmente, la successione temporale”. Nella project room i due diversi linguaggi artistici dunque si confrontano nel dialogo fecondo che si genera. Un dialogo costante e sempre nuovo, tra i dipinti e le opere musicali.
Le opere pittoriche
Le opere di Sonia Costantini percorrono una sorta di cammino del suono. Dal bianco titanio che raccoglie tutti i colori e richiama un silenzio vitale e generativo, si passa alla Foresta Sonora. Questa scandisce ritmicamente intervalli di suoni attribuiti a diverse tonalità del verde. Si arriva poi allo spazio cosmico del blu inchiostro dove il suono si perde. Nelle opere si riflette sulla possibilità di frammentare la totalità dello spazio della superficie pittorica, creando sospensioni, pause, tramite l’uso del colore.
Le opere Musicali
Le opere musicali dei Maestri Luigi Manfrin e Corrado Rojac sono nate dallo sguardo attento e profondo verso le opere della Costantini. Invitati dal Maestro Leonardo Zunica, i compositori hanno saputo cogliere due tra gli aspetti fondamentali della produzione dell’artista mantovana, tra formalismo e misticismo. Luigi Manfrin, in ‘Color Folds’, ha operato quasi una realizzazione musicale del suo gesto pittorico, costituito da un lavoro per strati. Dal suo canto Corrado Rojac, in ‘ante intra’, ha saputo afferrare la dimensione più spirituale dei monocromi della pittrice con essenzialità, asciutta stilizzazione e continui rimandi al rapporto tra umano e divino attraverso il mistero del sacro.