In estate, quando le temperature sono roventi, prendere sonno può rivelarsi una mission impossible. Al fine di evitare di passare la notte in bianco, una delle papabili soluzioni è tenere il ventilatore acceso, un modo economico per rinfrescare una stanza calda. La trovata, in realtà, potrebbe non essere poi così salutare. Stando a quanto si legge su Metro.co.uk, infatti, l’aria potrebbe sì ridurre la sudorazione ma comporterebbe altri disagi.
Ventilatore acceso di notte? Sì, ma con moderazione
A darne conferma è stato The Sleep Advisor secondo in quale, mentre il ventilatore fa circolare l’aria, smuove allo stesso tempo anche polline e polvere. Il rischio è quello scatenare, soprattutto nei soggetti più delicati, attacchi d’asma e febbre da fieno. Prima di accendere il ventilatore, vale la pena controllarlo da vicino: se la polvere si è depositata sulle pale, è bene sapere che quelle particelle si diffonderanno nell’aria non appena messo in azione.
Attenzione a pelle e occhi
Non è tutto. Se quel soffio d’aria refrigerante può sembrare momentaneamente un toccasana, in realtà potrebbe trasformarsi in una vera e propria minaccia per la pelle. Il motivo? Potrebbe privarla della sua umidità. E ancora, secondo il magazine The Sleep Advisor, tenere il ventilatore acceso tutta la notte potrebbe portare a fare i conti, al risveglio, con qualche piccolo fastidio.
L’aria fresca, infatti, causa tensioni e dolori muscolari. Tuttavia è possibile correre ai ripari e scongiurare alcuni di questi “effetti collaterali”. Come? Ad esempio ricordandosi di applicare sul viso una crema idratante prima di andare a dormire e ancora posizionando il ventilatore nella giusta direzione. Bisogna farne un uso responsabile.
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