Respirare aria inquinata, è risaputo, mette a dura prova il proprio stato di salute. Stando a quanto emerso da uno studio condotto dai ricercatori dell’Università di Modena e Reggio Emilia e presentato di recente durante il meeting dell’European Society of Human Reproduction and Embriology (ESHRE) tenutosi a Vienna, l’inquinamento atmosferico potrebbe rappresentare una minaccia per la fertilità femminile. Il rischio? Ritrovarsi a fare i conti con una bassa riserva ovarica, ovvero un basso numero di ovociti che l’ovaio riesce a produrre e che possono essere fecondati.
Bassa riserva ovarica, la colpa potrebbe essere delle polveri sottili
Stando a quanto si legge sul Daily Mail, secondo gli esperti l’inquinamento potrebbe aumentare le probabilità di una menopausa precoce. Al fine di giungere a tale conclusione, gli esperti hanno chiamato in causa 1.318 donne, tutte residenti a Modena tra il 2007 e il 2017. Le hanno quindi sottoposte ad analisi del sangue e valutato i livelli dell’ormone antimulleriano (AMH) prodotto dai follicoli e molto utilizzato per valutare il livello di fertilità di una donna e quindi la probabilità di rimanere incinta. Ad abbassare i livelli di questo ormone possono contribuire diversi fattori come, ad esempio, l’età (iniziano a diminuire dopo i 25 anni) ma anche fattori genetici. Così come lo stile di vita e, a quanto pare, anche l’inquinamento.
Quel filo sottile che ‘lega” il bimbo a mamma e papà
Inquinamento, una minaccia per la salute riproduttiva
I livelli di AMH sono stati poi messi in relazione con le aree di residenza delle donne partecipanti allo studio. I ricercatori hanno quindi utilizzato un’analisi computerizzata per valutare l’esposizione giornaliera a polveri sottili e al diossido di azoto. Cosa è emerso? Circa sei donne su dieci, le cui case erano posizionate in zone trafficate, erano a rischio di infertilità.
[amazon_link asins=’B016VFQXU8′ template=’template-custom’ store=’stile05-21′ marketplace=’IT’ link_id=’9671156f-159e-4e14-9eb7-6be4f5630541′]
Ebbene sì, avevano una quantità di AMH inferiore rispetto a quelle che erano residenti in aree meno contaminate. Il Dott. Antonio La Marca, coordinatore dello studio, ha concluso dicendo che le donne che vivono nelle aree inquinate hanno una probabilità tre volte maggiore di avere una bassa riserva ovarica.