La serie Netflix torna e porta con sé, ancora una volta, un mare di citazioni degli anni ’80…
Terminator
Grigori, il killer russo che bracca il capo della polizia Jim Hopper e Joyce Byers per tutta la stagione, si veste, si muove e agisce come il Terminator di Arnold Schwarzenegger, nel primo film diretto da James Cameron.
La storia infinita
In uno dei momenti topici della stagione, Dustin è costretto dalla sua fidanzatina Suzie a intonare The NeverEnding Story di Limahl. Il brano, scritto dal cantante insieme a Giorgio Moroder, era il tema principale del film La storia infinita.
Film, poster e tutto il resto
Buona parte della stagione si svolge in un centro commerciale, che contiene ovviamente un multisala. I ragazzi si intrufolano già nel primo episodio a una proiezione de Il giorno degli zombi di George Romero. Al cinema vedono poi anche Ritorno al futuro (uscito nel 1985, l'anno in cui è ambientata la stagione). E in varie scene compaiono i poster di cult come Taron e la pentola magica, La donna esplosiva, Pee-wee’s Big Adventure, La cosa ed Ecco il film dei Muppet.
Lo squalo
Il sindaco di Hawkins interpretato da Cary Elwes si chiama Larry, come quello de Lo squalo di Steven Spielberg. Entrambi sono dei sindaci decisamente inadeguati, che fanno più male che bene alla loro comunità. Come Lo squalo, inoltre, Stranger Things 3 è ambientata nel weekend del 4 luglio.
Fuori di testa
Il super-cult di Amy Heckerling è citato svariate volte nella stagione. Dustin si riferisce alla sua fidanzatina misteriosa paragonandola a Phoebe Cates. La protagonista di Fuori di testa appare anche in formato cartonato nella videoteca in cui Steve cerca lavoro alla fine. Steve stesso è costretto a indossare un'uniforme stupidissima nella gelateria, come il povero Judge Reinhold nel film di Heckerling. E la scena in cui Billy passeggia per la piscina ribalta quella famosa di Phoebe Cates. Usando la stessa colonna sonora: Moving In Stereo dei Cars.
National Lampoon’s Vacation
Il nome della famiglia Griswold, protagonista del cult National Lampoon's Vacation, viene usato da Dustin come nome in codice per il gruppo di amici intrappolati nel centro commerciale, sotto attacco da parte del Mind Flayer.
Magnum P.I.
Per buona parte della stagione, Jim Hopper se ne va in giro conciato come Tom Selleck nella leggendaria serie Magnum P.I. In una scena lo vediamo mentre guarda una puntata della serie in TV.
La cosa, gli Ultracorpi e i Blob vari…
La stagione 3 di Stranger Things racconta di un'entità che rende le persone zombi al suo servizio. Da questo punto di vista ricorda L'invasione degli ultracorpi, il classico di Don Siegel rifatto (come Terrore dallo spazio profondo) da Philip Kaufman negli anni '70. La creatura stessa, il Mind Flayer, dimostra più di una somiglianza con La cosa del film di John Carpenter (citato direttamente in una scena da Lucas). E, infine, il modo in cui è in grado di trasformarsi in una massa informe e strisciante, ricorda il Blob del classico Fluido mortale.
Cerebro
L’impianto radio costruito da Dustin per comunicare con la sua misteriosa fidanzatina Suzie viene battezzato Cerebro. Questo è anche il nome del computer che aiuta il professor Xavier, leader degli X-Men, a comunicare con tutti i mutanti del mondo. La struttura del Cerebro di Dustin ricorda anche il comunicatore fatto in casa da E.T. nell’omonimo film di Steven Spielberg.
Alba rossa
Russi infiltrati in una cittadina americana? Ragazzini costretti a fare squadra per respingerli? Cosa ricorda? Ma naturalmente il classico di John Milius Alba rossa, citato a più riprese da Dustin nella stagione.
La terza stagione di Stranger Things è da poco approdata su Netflix, portando con sé l’inevitabile bagaglio di citazioni anni ’80. La serie è infatti un gigantesco omaggio al cinema per ragazzi dell’epoca. Già di per sé può essere considerata una citazione in senso lato di film come I Goonies o E.T., in cui un gruppo di amici in bicicletta tengono testa a forze più grandi di loro. Un mix ideale tra la narrativa di Stephen King e il cinema di Steven Spielberg.
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Ma, al di là del senso originale, Stranger Things contiene moltissimi riferimenti più o meno espliciti al cinema e alla TV di quegli anni. La serie è intrisa di cultura pop, la respira e la fa respirare ai suoi protagonisti. Specialmente quelli più giovani, come Mike e Dustin, veri e propri nerd che assorbono cinema e serie con una voracità che conosciamo anche noi oggi.
Un successo globale.
La prima stagione di Stranger Things ha debuttato su Netflix nel 2016. Ambientata a Hawkins, un’immaginaria cittadina dell’Indiana, aveva per protagonisti un gruppo di ragazzi coinvolti loro malgrado nei nefasti esperimenti di un’agenzia governativa. Intenta ad aprire un portale verso una dimensione parallela. Ovvero il Sottosopra, una realtà “eco” della nostra, popolata da mostri terrificanti.
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La stagione raccolse lodi unanimi ed ebbe un successo clamoroso, cavalcando, e allo stesso tempo espandendo, la moderna mania per tutto ciò che è nostalgico. Un successo dovuto alla capacità dei suoi creatori, i fratelli Matt e Ross Duffer, di mescolare riferimenti di ogni genere cavandone comunque qualcosa di memorabile. Un successo dovuto, però, anche alle ottime scelte di casting. Su tutte quella di Millie Bobby Brown, interprete di Eleven, diventata una star grazie a questo ruolo.
Ecco dunque dieci citazioni anni ’80 che (forse) avevate perso vedendo Stranger Things 3. Ovviamente: SPOILER!