Per vivere in salute, è di fondamentale importanza alimentarsi in maniera sana ed equilibrata. A tale proposito è bene imparare a distinguere gli ‘zuccheri buoni’ dagli ‘zuccheri cattivi’ il cui consumo potrebbe portare a fare i conti con la steatoepatite non alcolica (NASH), una malattia che provoca danni al fegato. La domanda sorge spontanea: al fine di seguire una dieta sana bisogna dunque privarsi della dolcezza? No, non è necessario: come si legge sul magazine Marie Claire, infatti, il corpo ha bisogno dello zucchero per funzionare.
Zuccheri cattivi: una minaccia per la salute
Nella lista dei cibi amici troviamo i carboidrati complessi (reperibili in pasta, cereali, patate etc.) essenziali per fornire l’energia necessaria al corpo. Tra i ‘cattivi’, invece, figurano i carboidrati semplici presenti soprattutto in prodotti lavorati come bibite, dolci, prodotti confezionati etc. Questi però, se consumati troppo frequentemente e in dosi elevate, sono dannosi.
Ebbene sì, possono essere responsabili di molte disfunzioni come l’obesità, il diabete e le malattie cardiovascolari. “Questi carboidrati promuovono il diabete e ci fanno accumulare grasso molto rapidamente” – ha affermato il nutrizionista Raphäel Gruman. Inoltre, se consumati regolarmente, possono creare dipendenza: “Quando si mangiano i dolci il cervello produce la serotonina, l’ormone del benessere, ed è difficile farne a meno” – ha aggiunto il nutrizionista.
Come ovviare? “Sicuramente è difficile eliminare del tutto lo zucchero ma possiamo ridurne le quantità scegliendo quelle giuste e consumandole al momento giusto” – ha suggerito la nutrizionista Florence Foucaut. Se proprio non si riesce a fare a meno della dolcezza, piuttosto che ricorrere a edulcoranti sarebbe più indicato impreziosire alimenti di uso abituale, come ad esempio lo yogurt naturale, con della cannella o dei lamponi.
Bisogna imparare a leggere le etichette
Al fine di riconoscere il nemico, è bene imparare a leggere le etichette. Secondo Gruman bisognerebbe fare molta attenzione a cosa si assume conoscendo i singoli ingredienti contenuti nei prodotti che intendiamo acquistare. “Non ti aspetti, di solito, la presenza dello zucchero in una zuppa di verdure industriale o in una vinaigrette. Leggendo le etichette, possiamo dunque evitare di assumere un sacco di zuccheri non necessari”.
Colazione? Meglio se salata
Preferire la colazione salata a quella dolce potrebbe essere un buon modo per assumere meno ‘zuccheri cattivi’. Si potrebbe, ad esempio, sostituire il cornetto o altri dolciumi con uova, prosciutto e formaggio. “Le proteine sono più sazianti e riducono lo stimolo della fame fino all’ora di pranzo. Con un croissant, invece, è facile avvertire un certo appetito già due ore dopo il pasto” – ha rivelato la specialista. “È difficile cambiare completamente il tuo schema alimentare. Se ti piace mangiare dolce al mattino, puoi abbinare della marmellata senza zucchero aggiunto a del pane integrale” – ha suggerito la Foucaut.