Vitavigor, storica azienda di grissini e prodotti da forno, ha condotto un’indagine sui prodotti senza lievito. E come gli italiani ne siano sempre più attratti. E’ emerso, infatti, che 9 su 10 li acquisterebbero pur non avendo intolleranza al lievito.
Prodotti senza lievito, i risultati di una ricerca
Vengono percepiti come più buoni, leggeri, digeribili e salutari. I prodotti senza lievito sono dunque sempre più richiesti. Lo conferma l’87,2% degli italiani intervistati, che è disposto a comperare prodotti “yeast free”. Secondo gli esperti di nutrizione evitare il consumo eccessivo di prodotti lievitati può aiutare nel prevenire fastidiosi disturbi per la salute come sindrome dell’intestino irritabile e disbiosi.
I sintomi di chi assume troppi lieviti
Alcuni dei sintomi che, secondo gli esperti del settore alimentare, possono segnalare un eccesso di lieviti nella propria dieta, sono
-gonfiore
-problemi intestinali
-senso di pesantezza
-aumento dell’appetito
Un regime alimentare in grado di ridurne la quantità aiuta non solo chi soffre di determinate intolleranze o allergie, ma può fornire numerosi benefici in termini di salute per tutti. Gli italiani sanno che evitare il consumo eccessivo di lievito può scongiurare l’insorgere di problemi di salute come sindrome dell’intestino irritabile, disbiosi, astenia, diarrea, meteorismo e mal di testa.
I lieviti, oltre a essere presenti nel vino, nella birra e in alcuni formaggi che richiedono un processo di fermentazione, sono presenti nei prodotti da forno. Settore in cui la richiesta di questi prodotti yeast free è sempre più preponderante. E spinge le aziende a proporre sempre più referenze sulla scia di questo trend di consumo.
Secondo un dato certificato recentemente dall’Eurispes il 18,6% degli italiani compra abitualmente al supermercato prodotti senza lievito. Anche se solo il 4,6% riconosce di essere intollerante, a differenza del 14% che non lo è. Una scelta decisa e sempre più frequente, fatta nonostante i prezzi dei prodotti yeast free siano più alti rispetto a quelli ordinari.
Il successo dei prodotti non lievitati nasce dal fatto che ridurre prodotti come pane, pizza e dolci da forno spesso aiuta a ridurre i processi fermentativi intestinali. In particolare nei soggetti che soffrono di sindrome dell’intestino irritabile o di disbiosi, patologie molto frequenti. I consumi si sono spostati sui derivati dei cereali non lievitati.