Pubblicato il

Frutta a fine pasto, è vero che gonfia?

Verità e falsi miti sul momento migliore per consumare la frutta

quando mangiare la frutta
istockphotos

Nella stagione calda il consumo di frutta fresca aumenta esponenzialmente rispetto all’inverno. È comune nutrire la voglia di qualcosa di fresco, dissetante, leggero. Piluccare ciliegie, albicocche, sgranocchiare anguria e melone diventa un’abitudine soddisfacente oltre che sana. Accade tuttavia che si possa avvertire un senso di gonfiore, che induce a porsi una domanda molto comune: quando mangiare la frutta? Dopo il pasto? Lontano da pranzo e cena? A digiuno? Su questo tema circolano diversi luoghi comuni, non sempre realistici.

25,00€
disponibile
5 new from 18,70€
Amazon.it
Ultimo aggiornamento il 24 Dicembre 2024 2:16

Quando mangiare la frutta

Si dice spesso che la frutta a fine pasto fermenti e sia più difficile da digerire. Quindi bisognerebbe consumarla lontano da pranzi e cene. Ciò accadrebbe perché, essendo il tratto digestivo impegnato con altri alimenti, metterebbe la frutta in ‘stand by’ e le darebbe il tempo di fermentare, inducendo gonfiore e difficoltà digestive. In verità, non vi sono riscontri scientifici che indichino la veridicità di questa credenza. Lo afferma l’Istituto Superiore della Sanità: la frutta fa bene in qualsiasi momento la si mangi. Anzi, consumarla a fine pasto può apportare diversi benefici, riporta l’istituto: per esempio, permette che il rilascio degli zuccheri nel sangue sia più lento, aiuta ad assorbire altre componenti del pasto (per esempio la vitamina C aiuta ad assimilare il ferro), protegge il tratto digestivo da danni ossidativi, conferisce senso di sazietà e induce a smettere di mangiare.

È tuttavia vero che in alcune persone la frutta a fine pasto rallenta il processo digestivo (seppure in misura modesta, continua l’ISS) e dà luogo ad accumulo di gas. Ma questo non dipende dalla frutta in sé, quanto piuttosto da condizioni di salute individuali: colite, sindrome dell’intestino irritabile, meteorismo. Solo in tali condizioni si verificano dei fastidi, ma in una persona sana ciò non accade. Non c’è alcuno studio scientifico che sconsigli di mangiare mele e simili dopo i pasti.

L’importanza della frutta

Insomma, non è tanto importante quando mangiare la frutta, ma piuttosto quanto spesso farlo. È infatti noto che pesche, uva, fragole e simili sono un toccasana per la salute. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, un consumo limitato di frutta e verdura è da collegare in maniera diretta a numerose malattie e condizioni di salute precarie nel mondo. Solo nel 2010, stima l’organismo internazionale, sono stati calcolati 6.7 milioni di morti nel mondo a causa di patologie legate al basso consumo di vegetali freschi. Mangiare quotidianamente le ben note 5 porzioni di frutta e verdura giornaliere riduce realmente i rischi di patologie cardiovascolari, di alcuni tipi di tumore, secondo alcuni studi anche di osteoporosi e di diabete.

La regola delle 5 porzioni è importantissima per garantire un corretto apporto di minerali, vitamine, sostanze antiossidanti, fibre. Ma queste sostanze sono contenute in quantità diverse in ogni vegetale, quindi variare è altrettanto importante. Un suggerimento della Fondazione Veronesi è quello di basarsi sui colori per essere sicuri di aver assunto tutti gli elementi nutritivi necessari. È importante alternare vegetali rossi e arancioni con quelli verdi, bianchi, blu, gialli.

Per quanto riguarda la porzione, si può stimare (in linea di massima) che una mela, una banana o un’arancia corrispondano ad 1 porzione, mentre per albicocche o susine è meglio calcolarne 2 o 3. Con ciliegie e fragole possiamo stimare che 1 porzione corrisponda ad una decina di frutti. Anche una centrifuga o una coppetta di macedonia si possono considerare 1 porzione, così come un bicchiere di spremuta di agrumi.

Stile.it sceglie e raccomanda in maniera indipendente prodotti e servizi che si possono acquistare online. Ogni volta che viene fatto un acquisto attraverso uno dei link presenti nel testo, Stile.it riceve una commissione senza alcuna variazione del prezzo finale.
Categorie FoodTag