Attrarre l’attenzione del pubblico su un prodotto, progettando immagini, eleganti, di forte impatto coloristico e sentimentale. La mostra METLICOVITZ. L’arte del desiderio. Manifesti di un pioniere della pubblicità vuole mettere in evidenza proprio questo aspetto della grafica pubblicitaria del celebre incisore triestino. Fino al prossimo 13 ottobre la retrospettiva che il Museo Nazionale Collezione Salce dedica a Leopoldo Metlicovitz vuole infatti concentrarsi sulla forza grafica delle sue creazioni. Maestro assoluto del cartellonismo italiano Metlicovitz fu autore di decine di manifesti memorabili, dedicati a prodotti commerciali e industriali e non solo. L’artista realizzò manifesti per grandi eventi come l’Esposizione internazionale di Milano del 1906 e di famose opere liriche.
Metlicovitz protagonista del “modernismo”
Ricordiamo che dopo un apprendistato tra Trieste ed Udine, nel 1888 Metlicovitz approdò a Milano. E lì fu proprio grazie all’intuito di Giulio Ricordi che l’artista poté esplicare tutte le proprie potenzialità espressive. Non solo l’artista era, infatti, grande esperto dell’arte cromolitografica, ma fu inventore grazie alla potenza della sua grafica degli “avvisi figurati”. Affissi a muri e palizzate, questi avvisi mutarono il volto delle città con il loro vivace cromatismo. I colorati cartelloni segnarono anche in Italia la nascita di dell’arte della pubblicità. Una pubblicità che era sintonizzata su quanto il “modernismo” internazionale andava proponendo nelle arti applicate.
La mostra trevigiana
L’esposizione di Treviso fa seguito a quella che Trieste, città natale dell’artista, gli ha dedicato nel centocinquantenario della sua nascita. Il percorso espositivo ripropone tutti i capolavori fondamentali, indagando l’artista sotto nuovi punti di vista. La mostra si sofferma infatti sul rapporto dell’artista con la Ricordi. Contemporaneamente si esplorano anche aspetti diversi e poco noti della sua amplissima produzione grafica. In mostra è possibile incontrare, infatti, calendari e piccole locandine.
Il tema del paesaggio
In mostra un approfondimento è riservato al tema del paesaggio. Metlicovitz si mostra, infatti attentissimo lettore della natura nei manifesti turistici o dedicati a prodotti per l’agricoltura. Opere queste che mettono in piena evidenza il paesaggio. L’ambiente funge da sfondo anche nei manifesti che promuovono l’uso dell’automobile. Assieme quindi ai manifesti più rappresentativi, dedicati a prodotti commerciali e industriali, in mostra anche i cartelloni per la Madama Butterfly, Manon Lescaut e la Turandot.