Il 25 maggio si terrà, presso Palazzo Marino a Milano, GiocaMI, il Festival del Gioco da Tavolo. Un’iniziativa davvero importante, che non vuole solo celebrare i giochi da tavolo. Ma intende anche “stimolare la voglia di divertirsi in compagnia per prevenire la dipendenza da web in tutte le sue forme”.
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Molti, oggi, crescono con in mano uno smartphone. Uno strumento molto utile per studiare, tenersi in contatto e aggiornarsi. La rete è una fonte inesauribile di informazioni, e dunque non va demonizzata. Allo stesso tempo, gli organizzatori di GiocaMI, la Fondazione G. e D. De Marchi ONLUS, non negano i pericoli insiti nell’uso eccessivo della tecnologia. Casi come quello degli hikikomori, che si isolano dalla società per frequentare solamente il mondo virtuale, fanno riflettere. E hanno spinto alla creazione di questo evento, che si svolge, non a caso, in un cortile. “Dove sono cresciuti tutti i milanesi di una certa età”.
Creatività, socialità e fantasia.
La creatività come socialità, la fantasia come mezzo per stare insieme e condividere, confrontarsi. Ecco il tema centrale della manifestazione, che si svolgerà dalle 10 alle 18 nel cortile di Palazzo Marino, su trenta tavoli dedicati sopra cui “personaggi dello spettacolo, della rete e piccoli milanesi si sfideranno fino all’ultimo minuto in giochi facili e difficili per pensare e per ridere”. Tra gli ospiti della giornata ci saranno Mara Maionchi, il ludologo Oscar Soriano, la giornalista ed esperta di giochi Roberta Scotto e il fondatore di Hikikomori Italia, Marco Crepaldi.
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Il menù della giornata prevede anche, alle 11, la premiazione del concorso “Una Ludoteca da Sogno” a cui hanno partecipato quarantacinque classi e oltre mille bambini delle scuole medie ed elementari. Alle ore 11:15 ci sarà la tavola rotonda: “Esperienze di una società in gioco” che affronterà le tematiche dell’isolamento sociale e dei rischi connessi all’abuso degli strumenti digitali. E dalle 15 una serie di incontri con professionisti del game designer, esperti ludologi ed appassionati per confrontarsi e rispondere alle domande del pubblico.