Perdere il lavoro non piace a nessuno. Secondo il National Bureau of Economic Research, infatti, un licenziamento improvviso viene vissuto da molte persone come un vero e proprio trauma. Spesso, infatti, comporta disturbi a livello psicofisico. A quanto pare 6 persone su 10 tendono a prendere peso, perdono la motivazione e presentano sintomi depressivi. Ebbene sì, avere un posto fisso è un punto fermo nella propria vita, una fonte di sicurezza e stabilità e, qualora dovesse venire meno, mette fortemente in crisi.
Licenziamento improvviso, come reagire
Come bisogna comportarsi dunque per non lasciarsi sopraffare dagli eventi? In primis è bene mostrare la massima lucidità. Come? Accettando la realtà dei fatti ed esternando le proprie emozioni. Mai piangersi addosso, bisogna imparare a trasformare un problema in un’opportunità. Al bando la negatività. Un licenziamento improvviso può così divenire un pretesto per cambiare vita e rimettersi in gioco. Al fine di migliorare la propria autostima si può fare un piccolo esercizio. Prendendo carta e penna si mettono nero su bianco le proprie competenze. Questo semplice gesto aiuterà a credere di più in se stessi.
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Perdere il lavoro è spesso un trauma
“La perdita di un lavoro può essere improvvisa e arrivare come un fulmine a ciel sereno, o annunciata in largo anticipo, come accaduto a un professionista con cui ho lavorato e che ha ricevuto la notizia del licenziamento un anno prima. Pur sapendolo, ha continuato a lavorare senza crearsi un’alternativa e soltanto un mese prima dal licenziamento effettivo ha cominciato a svegliarsi dal torpore e realizzare il tempo sprecato. Il trauma del licenziamento è talmente forte che potrebbe attivare meccanismi di negazione, impossibilità di accettare la realtà delle cose, unita alla perdita di speranza e al pensiero di essere stati vittima di un’ingiustizia o di una grande sfortuna” – ha dichiarato Marina Osnaghi, prima Master Certified Coach in Italia.
Il licenziamento può divenire un’opportunità di crescita
“Vedere il licenziamento come un’opportunità di crescita professionale e di rivalsa personale è fondamentale per non rimanere in uno stato di intorpidimento. Nella curva del cambiamento, la realtà delle cose quasi mai coincide con i tempi necessari a un essere umano per elaborare perdita e cambiamento e trovare la forza di equipaggiarsi per gestire la situazione. Eppure la velocità dei tempi di reazione fa la differenza in termini di resilienza o non resilienza, per poter creare una nuova opportunità per il futuro. Il mio consiglio è quello di non fossilizzarsi sugli errori commessi ma affrontarli come un’opportunità di vita e crescita personale” – ha poi aggiunto la Osnaghi.
Radiosveglie, le migliori per non fare più tardi al lavoro
In caso di forte malessere, non bisogna avere paura di chiedere aiuto. Rivolgersi a un professionista permette di riprendere in mano le redini della propria vita.