Prendersi cura del proprio aspetto, soprattutto in vista dell’estate, è un vero e proprio must. Stando a quanto emerso da un’indagine condotta da Uala, sito e applicazione leader in Italia dedicato al mondo beauty, sempre più persone puntano a una bellezza green. Proprio così, c’è un crescente interesse per quel che concerne il tentativo di conciliare etica ed estetica. Rispetto allo scorso anno, infatti, si è registrato un incremento del +47% di prenotazioni relative a trattamenti che prediligono prodotti naturali.
Bellezza green, la ricerca di Uala
Sono tanti i saloni che hanno cambiato filosofia nonché modus operandi al fine di assecondare le esigenze dei clienti. Qualche esempio? Poco più della metà (52%) degli intervistati ha preferito sostituire le mantelline usa e getta con quelle lavabili. Il 37% di essi, inoltre, ha bandito la plastica prediligendo confezioni in vetro e alluminio. I dati parlano chiaro: un centro su 5 (19%) ha dichiarato di avvalersi esclusivamente di prodotti bio.
La qualità prima di tutto: il 78% dei saloni presta attenzione ai prodotti scelti, ne verifica tanto la provenienza quanto l’etica prediligendo soluzioni cruelty free. Nonostante ciò, al momento, oltre un salone su 3 (36%) ha ammesso di non poter ancora vantare neanche un prodotto vegano tra quelli a disposizione.
Bellezza capelli, addio ammoniaca
Cosa cercano i beauty addicted? Le maggiori richieste riguardano l’hair gloss: si preferiscono infatti all’ammoniaca soluzioni a base, ad esempio, di lavanda e olio di jojoba. Lo stesso vale per i trattamenti per la cute che rendono protagonista l’argilla bianca e gli oli naturali. Nella top 3 ci sono poi le colorazioni con pigmenti naturali e biologici a base di erbe tintorie, henné o estratti di frutti e piante.
Passando ai trattamenti corpo a spopolare è lo scrub bio, a base di sale, zucchero e caffè. Per lo styling della chioma ad avere la meglio è, invece, la bio mousse.
Conosci l’argilla rosa? Un elisir per purificare la pelle
Quando si intende sottoporsi a un vero e proprio trattamento detox, tra i trattamenti più gettonati figurano i bendaggi salini drenanti. Vengono effettuati utilizzando delle garze riciclabili imbevute in una soluzione salina concentrata. A cosa servono? Aiutano a drenare e detossinare il corpo. Se invece l’intento è quello di purificare il cuoio capelluto, lunga vita al tè matcha. Date le sue preziose e benefiche proprietà, è un vero e proprio toccasana.
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Bio è (più) costoso
C’è però da dire che, se è vero che la bellezza green alleggerisce la coscienza, il peso si riscontra a livello economico. Optare per prodotti 100% green ha il suo costo. Gli utenti devono infatti mettere in conto, in media, una spesa del 12% più alta rispetto alle scelte tradizionali.
Mai disperare: “L’attenzione al rispetto del pianeta sta investendo moltissimi settori e tra questi anche il beauty. Ecco perché siamo disposti a spendere di più per prenotare un trattamento che riesca a renderci belli senza sensi di colpa verso l’ambiente. Ma c’è una buona notizia: green non è sempre sinonimo di prezzi alti. Se spesso per i capelli bisogna mettere in conto cifre maggiori rispetto alla media, per il corpo – ad esclusione dalle categorie più costose dei trattamenti con prodotti di sintesi come acidi glicolici e mandelici e che sfruttano componenti naturali – la spesa può arrivare ad essere anche del 14% inferiore” – ha dichiarato Alessandro Bruzzi, CEO e co-fondatore di Uala.
Vuoi esfoliare la pelle? Prova con lo scrub