Secondo una ricerca, le donne che tornano al lavoro dopo il congedo di maternità hanno più probabilità di avere un secondo figlio. Ma non tutte, solo alcune. La discriminante? Internet, la banda larga. Le donne che possono usufruire della tecnologia al massimo delle sue potenzialità sono in grado di lavorare da casa più spesso. Avendo così un maggior equilibrio tra vita lavorativa e vita privata. Potendo anche lavorare da casa mentre sono incinte. Tutto questo, dicono i ricercatori, è legato ad un aumento della fertilità di una donna e rende più probabile la nascita di un secondo figlio.
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Secondo figlio, fattore Internet
Le donne istruite che ricoprono ruoli dirigenziali hanno maggiori probabilità di rimanere incinte se hanno una connessione ad alta velocità. L’Internet veloce dà loro la possibilità di lavorare da casa. La probabilità che donne di età compresa tra 25 e 45 anni rimangano incinte in una finestra di 12 mesi è passata dal 7,2% all’8,7% nel corso dello studio. Le donne con livelli di istruzione più bassi non hanno visto la stessa spinta. La loro fertilità rimane al 6,3% a prescindere dalla velocità di Internet.
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I ricercatori dell’Università Bocconi di Milano hanno analizzato i dati ufficiali relativi a 12 mila famiglie e 20 persone in Germania. Persone che hanno fornito assistenza sanitaria, stile di vita, istruzione e altri dettagli personali a scopo scientifico.
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In sostanza, la banda larga consente una maggiore flessibilità nel lavoro da casa. E la possibilità di trascorrere più tempo con i figli. Il rovescio della medaglia è che le lavoratrici con livelli di istruzione più bassi non sono influenzate dall’arrivo della banda larga perché sono in posti di lavoro meno flessibili.